Assegno unico più basso da settembre se non si corregge l’Isee: le nuove istruzioni Inps

Simone Micocci

4 Agosto 2023 - 16:07

Assegno unico, chi ha un Isee difforme o con omissioni deve correggere la Dsu il prima possibile. Altrimenti da settembre sarà più basso.

Assegno unico più basso da settembre se non si corregge l’Isee: le nuove istruzioni Inps

Con il messaggio n. 2856/2023, l’Inps è tornato nuovamente sull’argomento relativo all’Isee difforme (o con omissioni) e sulla necessità di doverlo correggere non appena possibile per non rischiare una riduzione dell’Assegno unico universale.

Ricordiamo, infatti, che a differenza di altre misure l’Assegno unico viene riconosciuto anche in caso di Dsu (la Dichiarazione Unica Sostitutiva, ossia quel documento con cui vengono comunicati i dati reddituali e patrimoniali riferiti ai componenti del nucleo familiare) recante omissioni e difformità. E l’importo viene erogato comunque in base al valore dell’attestazione, ma solo nel caso in cui la situazione venga corretta dall’interessato entro la fine dell’anno: in caso contrario l’Auu verrà ricalcolato al “minimo”, con tanto di recupero per le mensilità già percepite.

Ma non sarà sempre così: come appena comunicato dall’Inps, infatti, a partire da settembre 2023 per i nuclei familiari con Isee difforme o recante difformità ci sarà una riduzione dell’importo percepito visto che ne verrà riconosciuto solamente l’importo minimo.

Per evitare di percepire un importo notevolmente ridotto, quindi, è bene sanare il prima possibile l’Isee recante omissioni e difformità. A tal proposito in questi giorni l’Inps sta inviando una comunicazione ai nuclei familiari interessati, avvisandoli per tempo delle procedure da portare a termine per non rischiare un conguaglio con importo a debito.

Assegno unico, cosa succede a settembre 2023

Dobbiamo quindi distinguere la scadenza di settembre da quella di dicembre.

Oggi chi ha un Isee con difformità o recante omissioni percepisce comunque dell’Assegno unico sulla base del valore dell’attestazione. Ad esempio, con Isee di 15.000 euro spetta il massimo dell’importo, 189,20 euro di base per i minorenni.

E sarà così fino ad agosto (qui le date di pagamento), dopodiché se la Dsu non è stata ancora corretta l’Inps effettuerà un ricalcolo dell’Assegno unico a partire dalla competenza di settembre e ne riconoscerà solamente la parte minima (che spetta anche in assenza di Isee), pari a 54,10 euro di base per il minorenne.

Assegno unico, cosa fare entro il 31 dicembre

Visto quanto sopra, quindi, sarebbe opportuno correggere l’Isee già prima del pagamento di settembre così da scongiurare un’improvvisa decurtazione dell’Assegno unico.

Ma in ogni caso c’è tempo fino al 31 dicembre, così che l’Assegno unico e universale percepito (e da percepire) nel 2023 sarà commisurato al valore dell’indicatore Isee calcolato in base alla Dsu priva di omissioni e difformità. E in tal caso si avrà diritto agli aumenti eventualmente spettanti anche per le mensilità erogate al minimo.

Ma attenzione, perché per chi non corregge la Dsu entro fine anno con il successivo conguaglio ci sarà anche il ricalcolo per le mensilità percepite tra febbraio e agosto, con l’obbligo di restituzione di quanto percepito in più.

Esempio

Facciamo un esempio. Il nucleo familiare Alpha con un figlio minore ha un Isee da 10.000 euro ma con difformità e omissioni. Nonostante ciò percepisce del massimo dell’importo (riconosciuto entro un limite Isee di 16.215 euro), pari a 189,20 euro.

Tuttavia, questo dimentica di sanare la Dsu e quindi da settembre 2023 vedrà l’importo scendere a 54,10 euro.

A questo punto avremo diverse possibilità:

  • non sana l’Isee neppure entro la scadenza del 31 dicembre: in tal caso in sede di conguaglio gli verranno ricalcolate anche le mensilità percepite tra febbraio e agosto, per ciascuna delle quali bisognerà restituire 135,10 euro (la differenza tra l’importo massimo percepito e il minimo che invece sarebbe dovuto spettare);
  • sana l’Isee entro la suddetta scadenza, con l’attestazione che si conferma sotto i 16.215 euro: in sede di conguaglio verranno restituiti quei 135,10 euro sottratti a settembre e per tutti i mesi in cui la Dsu non era ancora corretta;
  • sana l’Isee entro la suddetta scadenza ma ne risulta un valore superiore rispetto ai 16.215 euro: in tal caso l’importo effettivamente spettante verrà ricalcolato in base al nuovo Isee e in sede di conguaglio bisognerà restituire quanto percepito in più tra febbraio e agosto, mentre l’Inps pagherà la differenza tra quanto sarebbe dovuto spettare e il minimo riconosciuto nei mesi in cui, a partire da settembre, la Dsu non era ancora corretta.

Come sanare la Dsu recante omissioni o difformità

Detto questo, ne risulta che la prima cosa da fare è sanare la Dsu e preferibilmente farlo già entro la scadenza di settembre. A tal proposito, l’Inps nel messaggio n. 2856/2023 ricorda come fare,

  • presentazione di una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), priva di difformità;
  • richiesta al CAF intermediario la rettifica della DSU che è stata trasmessa dallo stesso in precedenza, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora il CAF abbia commesso un errore materiale;
  • presentazione alla Struttura INPS territorialmente competente idonea documentazione per dimostrare la completezza e la veridicità dell’ISEE, relativamente al componente del nucleo familiare cui sono riferite le omissioni/difformità esposte nella tabella di dettaglio dell’attestazione. Per maggiori informazioni su qual è la “documentazione idonea” vi invitiamo a consultare il messaggio (lo potete scaricare di seguito).
Messaggio INPS numero 2856 del 01-08-2023
Clicca qui per scaricare il testo del messaggio Inps con le istruzioni per Isee difforme (o con omissioni) e percezione dell’Assegno unico universale.

Argomenti

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