Assicurazione obbligatoria per avvocati: cambiano (di nuovo) le regole

Simone Micocci

31 Ottobre 2017 - 09:12

Avvocati: su proposta del CNF il Ministro della Giustizia ha deciso di cambiare nuovamente le regole sull’assicurazione obbligatoria. Ecco quali novità sono attese per il 2018.

Assicurazione obbligatoria per avvocati: cambiano (di nuovo) le regole

Avvocati: l’assicurazione da obbligatoria torna ad essere facoltativa?

Per gli avvocati sono entrate in vigore le nuove regole sull’assicurazione obbligatoria, sia per quel che riguarda la responsabilità professionale che per gli infortuni che potrebbero avvenire all’interno dello studio.

Proprio per quest’ultimo aspetto, però, ci sono delle novità: il Consiglio Nazionale Forense ha inviato una proposta al Ministro della Giustizia Andrea Orlando per far sì che la polizza contro gli infortuni torni ad essere facoltativa.

Stando alle ultime notizie, Orlando avrebbe accolto questa richiesta così da placare gli animi degli avvocati che si sono molto lamentati per l’introduzione dell’assicurazione obbligatoria.

Ecco perché presto verrà modificato l’articolo 12 - comma 2 - della legge professionale del 2012, con la copertura assicurativa in materia di infortuni che tornerà ad essere facoltativa.

Cosa dice la legge?

Come indicato nel regolamento sull’assicurazione obbligatoria pubblicato lo scorso anno in Gazzetta Ufficiale, dal 2017 gli avvocati hanno l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa per la copertura delle responsabilità civili derivanti dall’esercizio della propria professione. Ad essere coperti sono anche i danni causati dai collaboratori.

Polizza che copre diverse tipologie di danno:

  • patrimoniale;
  • non patrimoniale;
  • permanente;
  • temporaneo;
  • futuro.

C’è poi una seconda polizza obbligatoria per gli avvocati: quella infortunistica che copre i danni accidentali che potrebbero verificarsi nello studio legale. Nel dettaglio, l’articolo 12 - comma 2 - recita:

All’avvocato, all’associazione o alla società tra professionisti è fatto obbligo di stipulare, anche per il tramite delle associazioni e degli enti previdenziali forensi, apposita polizza a copertura degli infortuni derivanti a sé e ai propri collaboratori, dipendenti e praticanti in conseguenza dell’attività svolta nell’esercizio della professione anche fuori dei locali dello studio legale, anche in qualità di sostituto o di collaboratore esterno occasionale.

Un comma che presto potrebbe sparire dalla legge, con la polizza sugli infortuni che tornerebbe ad essere - per la felicità degli avvocati - facoltativa.

Assicurazione avvocati: perché le regole cambiano ancora?

Il presidente del CNF - Andrea Mascherin - ha definito la polizza assicurativa sugli infortuni come “eccessiva” per gli avvocati, dal momento che molti di loro -
specialmente i collaboratori degli studi legali - essendo lavoratori subordinati godono già della copertura assicurativa dell’INAIL.

Obbligare gli avvocati a sottoscrivere due diverse polizze è inutile e a quanto pare lo stesso Ministro della Giustizia concorda con il CNF. La polizza infortuni quindi tornerà ad essere facoltativa, poiché saranno i singoli avvocati a decidere se sottoscriverla oppure no.

Sarà comunque l’Ufficio legislativo a valutare se la proposta di modifica inviata dal Ministro debba essere approvata. Per saperne di più dovremo attendere ancora qualche giorno poiché - come confermato da Orlando - questa proposta verrà valutata ai fini di un “esame nell’ambito della sessione parlamentare di bilancio”.

Una possibile modifica del testo quindi - se ci sarà - verrà completata entro la fine dell’anno, con la polizza assicurativa contro gli infortuni che tornerà ad essere facoltativa a partire dal 2018.

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