Nuova truffa che inizia con un semplice SMS e finisce con un conto bancario svuotato. Vittima una donna di 64 anni di Diest, in Belgio.
Non passa un giorno senza che arrivi una notizia di una truffa informatica. Questa volta la vittima dei truffatori è stata una donna 64enne residente a Diest in Belgio che ha ricevuto un SMS sul telefono relativo a una presunta frode commessa con la carta di credito a lei intestata. Non è il caso di abbassare la guardia: questa tipologia di truffa è assai diffusa anche in Italia.
La malcapitata, una volta letto il messaggio, ha telefonato al numero di cellulare indicato per risolvere la questione e si è ritrovata a parlare con la polizia. Almeno così credeva, perché in realtà a rispondere era lo stesso truffatore fintosi agente.
Questa la premessa. Da qui è iniziata la truffa vera e propria. Il finto poliziotto ha chiesto alla vittima di accedere alla sua app di home banking e di aprire il suo conto tramite l’identità elettronica. Un’operazione che ha di fatto dato il via al saccheggio del conto bancario. Ma non è finita qui. Nelle ore successive una persona si è recata a casa della donna per ritirare la carta di credito e le ha portato via con la forza anche il cellulare.
Con la carta di credito e il telefono sono stati successivamente fatti prelievi agli sportelli bancomat e una lunga serie di acquisti.
Cos’è lo smishing?
Quello subito dalla donna belga è stato soltanto l’ennesimo tentativo, purtroppo riuscito, di smishing. Ma in cosa consiste questa frode e come funziona? Lo smishing è un truffa informatica che sfrutta dei messaggi di testo o degli SMS. Messaggi che possono contenere la richiesta di cliccare su un link, di scaricare un allegato, di contattare un numero telefonico o di rispondere fornendo dati personali come numeri di carta di credito, PIN o credenziali digitali.
Una volta risposto parte la truffa e le informazioni fornite vengono utilizzate per svuotare i conti bancari e le carte prepagate o per fare acquisti su siti sospetti.
Cosa fare in caso di sospetto di truffa?
Il metodo più semplice per non cadere nel tranello è quello di ignorare i messaggi sospetti, in particolar modo quelli delle banche. Gli istituti bancari non inviano mai SMS con richieste di conferma dei dati personali o dei dati della carta di credito.
Mai cliccare su link dubbi o telefonare al numero indicato nel messaggio, potrebbe esserci un truffatore in agguato. Non conservare sul telefono i dati del conto bancario o delle carte di credito.
E se distrattamente clicchiamo sul link di smishing? La prima cosa da fare è avvertire la propria banca o il gestore della carta di credito e bloccare il conto corrente. Il secondo passaggio è quello di cambiare tutte le password, i nomi utente e i codici d’accesso delle app bancarie. L’ultima quella di segnalare la truffa alla Polizia Postale.
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