Scoperta l’ennesima truffa su Vinted. Vediamo di cosa si tratta e perché è una delle più fastidiose in assoluto
L’e-commerce sta crescendo in Italia e nel mondo a ritmi forsennati. Nel nostro Paese, ad esempio, vale circa il 7% del PIL e il fatturato generato è cresciuto del 6% nell’ultimo anno, toccando la cifra di 58,8 miliardi di euro.
Questo significa che moltissime persone comprano e vendono ogni giorno su piattaforme come eBay, Subito o Vinted. La nota negativa è che l’aumento di numero di utenti e giro d’affari ha fatto crescere di pari passo il numero di truffe.
Pochi giorni fa ne è stata scoperta una estremamente fastidiosa su Vinted, subito soprannominata la truffa del “pacco vuoto”. Scopriamo cos’è e come difendersi.
Come funziona la truffa del “pacco vuoto”?
La truffa del “pacco vuoto” non è una novità assoluta su Vinted ma recentemente ne è stata scoperta una nuova variante, ancora peggiore.
Fin qui il raggiro colpiva gli acquirenti che, dopo aver comprato un oggetto (spesso di lusso) si vedevano arrivare a casa un pacco completamente vuoto o pieno soltanto di carta o pluriball.
Nella nuova versione della truffa, invece, è preso di mira chi vende. L’ignaro venditore spedisce regolarmente il pacco ma chi lo riceve dichiara di aver ricevuto merce contraffatta o una scatola vuota. Ovviamente non è così. Il compratore, al contrario, si tiene l’oggetto e, come se non bastasse, chiede anche il rimborso a chi lo ha spedito.
Una bella beffa oltre al danno materiale.
I prodotti più colpiti e la risposta di Vinted
Al momento gli oggetti che finiscono più frequentemente nella truffa sono prodotti di lusso (gioielli, abiti di lusso, sneakers da collezione ecc), dal valore superiore ai 50 euro.
Alla luce dell’aumento del numero e della frequenza di questo tipo di frode, i vertici di Vinted hanno precisato che per gli utenti truffati è previsto quasi sempre un risarcimento.
Nel caso della truffa del pacco vuoto, inoltre, l’azienda ha tenuto a precisare che analizza con cura ogni reclamo, verificando l’identità di acquirenti e venditori e studiando in ogni minimo dettaglio le prove fornite da entrambe le parti in causa.
Come difendersi dalla truffa
Difendersi da questa specifica truffa è abbastanza complesso, in quanto è quasi impossibile verificare materialmente se il pacco arrivato o spedito sia davvero vuoto.
Se siamo i venditori una buona idea è quella di filmarsi mentre si imballa l’oggetto, si inserisce nella scatola e si deposita al punto di ritiro. Potrebbe rivelarsi una prova fondamentale in caso di controversia.
In tal senso, è sempre una ottima abitudine salvare le conversazioni con gli acquirenti: potrebbero aiutarci a dimostrare la nostra buona fede.
Se vogliamo vendere articoli di lusso, come abbiamo visto i più colpiti dalla truffa del pacco vuoto, possiamo anche pensare di assicurarli e autenticarli. Esistono molti siti specializzati in oggetti di alto pregio che ne garantiscono provenienza e valore. Un’assicurazione di questo tipo sarà un’arma in più se dovessimo essere costretti a dimostrare la nostra correttezza.
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