I prezzi del principale indice americano, l’S&P 500, hanno aggiornato i top storici in un inizio di novembre partito all’insegna dei rialzi. Vediamo quali sono le prospettive di questo mese seguendo una statistica condotta sui prezzi del listino dal 1950
Novembre è iniziato all’insegna dei rialzi, con i principali listini americani che hanno aggiornato i loro massimi annuali. Performance tonica anche per i listini europei, con gli investitori rasserenati dal clima sempre più disteso sul conflitto commerciale tra Usa e Cina.
Ma quali possono essere le attese per novembre? Per rispondere a questa domanda, abbiamo preso le quotazioni dell’S&P 500 dal 1950, al fine di comprendere come il principale listino americano si muove durante l’undicesimo mese dell’anno.
I risultati della statistica
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Bloomberg
Dal grafico proposto salta subito all’occhio come su 69 anni siano ben poche le volte in cui novembre ha registrato performance negative. Nello specifico, ciò è accaduto nel 31,88% delle volte, mentre nel restante 68,12% dei casi il principale indice a stelle e strisce ha segnalato un progresso rispetto ad ottobre.
Passando ora ad analizzare le performance, si evidenzia come novembre sia un mese piuttosto calmo, che mediamente registra un apprezzamento medio dell’1,51%. Approfondendo questo dato emerge come la salita media sia pari al 3,72%, mentre la discesa media al -3,06%.
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Anche se la corsa a rialzo dell’S&P 500 è stata piuttosto intensa, è ragionevole attendersi una prosecuzione dei rialzi i quali, seguendo solamente quanto emerso dallo studio, potrebbero proiettarsi verso 3.150,50 punti.
Uno spunto operativo può arrivare osservando la conformazione della barra mensile dell’indice, la quale non presenta una lower shadow, fatto piuttosto insolito.
La strategia potrebbe quindi mirare ad implementare una strategia di stampo long al primo supporto al di sotto di 3.050,72 punti.
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