Aumentano le tasse locali, quanto costano in più quelle comunali?

Patrizia Del Pidio

19 Novembre 2024 - 09:57

Per il calo dei trasferimenti dello Stato ai Comuni, aumenta la pressione sui cittadini da parte degli enti locali. Vediamo dove si sono avuti gli aumenti maggiori e minori.

Aumentano le tasse locali, quanto costano in più quelle comunali?

Aumentano le tasse dei Comuni sui cittadini e l’aggravio è di circa 50 euro l’anno per ognuno. Con la diminuzione dei trasferimenti dello Stato agli enti locali, per tenere in ordine i bilanci, per forza di cose si assiste a un aumento della pressione fiscale sui tributi locali e sui servizi. In un anno questo è costato a ogni cittadino 50 euro visto che l’imposizione media è passata da 746 euro circa a 795 euro circa.

A rendere nota la cosa è stato l’Istituto per le finanza locale (Ifel) una fondazione legata all’Anci (i dati emersi, tra l’altro, saranno consegnati ai sindaci presenti all’assemblea generale dell’associazione dei Comuni italiani in occasione dell’elezione del nuovo presidente).

Quali sono i Comuni in cui l’aumento è stato più alto? La pressione aumenta per tributi locali come Imu, Tosap, Imposta di soggiorno e per il pagamento del servizio sulla Tari.

Le tasse Comunali aumentano di più in questi Comuni

Gli aumenti maggiori si sono avuti in Valle d’Aosta dove hanno toccato il 7,8% in quattro anni. A oggi la spesa pro capite sfiora i 1.331 euro l’anno. A seguire troviamo la Liguria con una spesa a cittadino di 1.150 euro. Subito dopo la Liguria, per spesa maggiore, si piazza il Trentino Alto Adige con una pressione per cittadino pari a 1.049 euro e con un aumento, nell’ultimo quadriennio, del 12% circa.

Quarti in classifica i cittadini del Lazio che si trovano a pagare, ogni anno tra servizi, tasse e tariffe, un importo di 1.019 euro in media. Da ricordare, infatti, che a Roma è prevista una addizionale regionale maggiorata per rimborsare il debito accumulato negli anni precedenti. Pur se la pressione nel Lazio è aumentata, l’incremento è stato minore rispetto ad altre Regioni italiane, poiché si attesta al 3,3%.

In quali Comuni la pressione è minore?

La pressione fiscale più bassa verso gli enti locali si registra nelle Regioni del Sud Italia con la Basilicata che si piazza come territorio in cui la pressione comunale è minore: gli abitanti di questa Regione, infatti, pagano, pro capite, 546 euro l’anno con un aumento del 6,4% negli ultimi quattro anni. Nelle altre Regioni del Sud, anche che l’importo pagato è maggiore rispetto alla Basilicata, ci si attesta sempre si cifre abbastanza contenute:

  • 635 euro per i cittadini della Puglia;
  • 671 euro per i cittadini della Campania;
  • 686 euro per chi abita in Sicilia;
  • 655 per i residenti in Sardegna.

E gli altri Comuni nelle Regioni del Nord Italia? Non in tutte le Regioni l’esborso è esorbitante e la media è di:

  • 710 euro per i cittadini del Veneto;
  • 694 per chi abita in Friuli Venezia Giulia;
  • 816 euro per i residenti dell’Emilia Romagna.

L’unica Regione in cui si è assistito, invece, a un calo della pressione sui cittadini (dello 0,50%) è l’Umbria.

Il perché degli aumenti.

Come abbiamo accennato, gli aumenti della pressione da parte dei Comuni è dipesa da un minore trasferimento di fondi da parte dello Stato che è sceso di 7 euro procapite passando da 139 a 131 euro per ogni cittadino.

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