Auto e intelligenza artificiale, l’Europa sarà sempre ultima? VIDEO

Alessandro Cipolla

6 Febbraio 2025 - 10:14

Dalle auto all’intelligenza artificiale, Giancarlo Marcotti ospite del canale YouTube di Money.it ha spiegato perché questa Europa rischia di rimanere sempre l’ultima ruota del carro.

L’Europa riuscirà a tenere il passo di Stati Uniti e Cina in settori cruciali - e strategici - come quelli delle automobili e dell’intelligenza artificiale? In un periodo difficile come questo - considerando anche la guerra in Ucraina che va avanti da ormai quasi tre anni - il futuro nel Vecchio Continente appare plumbeo.

Il lancio di DeepSekk (qui il nostro sondaggio) e i numeri difficili del comparto automotive, hanno aperto una delicata discussione su quello che potrebbe essere il futuro di un’Europa sempre più schiacciata tra Pechino e Washington.

Chi si è detto pessimista a riguardo è Giancarlo Marcotti, l’esperto finanziario che è stato ospite di una puntata andata in onda sul canale YouTube di Money.it dove si è parlato delle prossime mosse di Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea fresca di riconferma a Palazzo Berlaymont.

Marcotti addirittura ha evocati scenari simili alla crisi del ’29, puntando il dito contro il Green Deal e la decisione dell’Unione europea di bandire a partire dal 2035 la vendita in territorio comunitario di auto a motore endotermico.

Probabilmente nel centenario della più famosa crisi economica del mondo - ha spiegato l’analista - ci ritroveremo in una situazione analoga a quella di cento anni fa, ma secondo alcuni moltiplicata all’ennesima potenza”.

Sulle auto così Marcotti auspica delle novità visto che stiamo parlando probabilmente del “comparto più importante per l’economia europea sia per il numero di persone impiegate sia per il prodotto, quindi per questo andiamo incontro a una crisi epocale perché andiamo a toccare un settore nevralgico”.

Un altro campo dove l’Europa al momento è molto indietro rispetto a Stati Uniti e Cina è quello dell’intelligenza artificiale, anche se in questo caso Giancarlo Marcotti si è detto più possibilista in merito a un miglioramento da parte dell’Ue.

Il fatto che i cinesi abbiano dimostrato che si possono raggiungere dei buoni risultati anche senza investimenti faraonici come quelli annunciati da Trump - ha evidenziato l’analista -, ci dà anche fiducia, magari anche noi europei potremmo così giocarcela senza dover risultare ultimi staccati come siamo in questo momento”.

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