I sindacati dei trasporti hanno indetto un nuovo sciopero dei dipendenti autostradali. Dopo 9 mesi ancora mancato accordo sulla «clausola sociale»
Casellanti e dipendenti della società autostradali incroceranno nuovamente le braccia il mese prossimo. Dopo il fallimento delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, i sindacati hanno indetto sciopero per il 13 e il 14 Ottobre, dopo quelli già effettuati in occasione dell’esodoe controesodo estivo. Tempi e modalità dell’astensione dal lavoro devono ancora essere resi noti.
Sciopero casellanti autostradali a Ottobre
A determinare l’interruzione dei colloqui fra concessionarie autostradali e sigle sindacali è stato il mancato accordo sulla cosiddetta “clausola sociale”. Questa tutela occupazione e stipendi dei lavoratori nel caso subentri un nuovo concessionario. Diverse compagnie non erano disposte ad accettarla.
L’argomento è di peso, soprattutto in vista del rinnovo da parte dello Stato di molte concessioni, che coinvolgono circa 4.000 addetti al settore autostradale. Il Ccnl è scaduto ormai da 9 mesi.
A lasciare il tavolo sono state alcune società rappresentate dalla Associazione Acap-Fise, ovvero quelle del gruppo Gavio e le autostrade del Nord Est come la Bre.be.mi. Autostrade per l’Italia, invece, si era detta disponibile a continuare il dialogo.
La clausola sociale prevede garanzie cui un lavoratore non rinuncia facilmente: la continuità del contratto di lavoro, con il mantenimento di anzianità e livelli di stipendio. Senza contare le garanzie dell’art.18 per chi è stato assunto prima del periodo 2014-2015, ovvero prima dell’approvazione del Jobs Act di Matteo Renzi.
Soprattutto, se la clausola sociale venisse inserita nel contratto nazionale di settore si eviterebbe che “livelli occupazionali e retributivi” diventino tema di trattativa con il governo in sede di rinnovo.
Sindacati, clausola sociale è fattore indispensabile
Secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Sla Cisal e Ugl “la clausola sociale rappresenta un fattore indispensabile e fondamentale per dare garanzia e tutela a tutti i dipendenti del settore, al fine di garantire la continuità occupazionale”. Lo sciopero del 13 e 14 sarà anticipato da una riunione nazionale dei delegati di tutte le sigle il 10 Ottobre a Torino.
I sindacati affermano che i dipendenti immediatamente coinvolti sono “un quarto del totale del complessivo del settore”, cui andrebbero aggiunte “probabili ulteriori riorganizzazioni delle concessioni autostradali” nel caso si concretizzasse la “ventilata revoca di Autostrade per l’Italia”.
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