Quali sono le aziende cinesi quotate a Wall Street

Ufficio Studi Money.it

30/09/2019

Ecco quali sono le 156 aziende cinesi quotate a Wall Street che rischiano di andare incontro al delisting immaginato dal Presidente americano Donald Trump. Tra queste spicca Alibaba

Quali sono le aziende cinesi quotate a Wall Street

Dal possibile accordo alla probabile guerra totale. Sembra essere questo il futuro dello scontro in atto tra USA e Cina. Se da una parte i negoziati tra le due superpotenze mondiali non si fermano, dall’altra il Presidente americano Donald Trump sarebbe pronto a escludere le aziende cinesi quotate a Wall Street e a dar vita al cosiddetto delisting.

Rilanciata dall’agenzia di stampa Bloomberg, l’ipotesi però è stata smentita solo parzialmente dalla portavoce del Tesoro americano Monica Crowley che ha dichiarato che “l’amministrazione non sta pensando di impedire alle società cinesi di quotare azioni sulle borse statunitensi in questo momento”.

Se lo scenario dovesse cambiare velocemente, il delisting si verificherebbe se le 156 società cinesi in questione non dovessero sottoporsi a tutte le supervisioni e controlli prescritti dalle autorità di regolamentazione, fornendo in particolare accesso ai ogni documento di revisione contabile.

Se il presidente statunitense Donald Trump dovesse realmente escludere le aziende cinesi quotate a Wall Street potrebbe dar vita a un terremoto senza precedenti, sia per le borse americane, sia per le società cinesi stesse.

Quali possono essere le conseguenze del delisting?

Visto che ancora non “è questo il momento”, di conseguenza non sono neanche chiare le modalità con cui il Governo americano possa realizzare questa manovra forzata contro le 156 aziende cinesi quotate al Nasdaq. Tuttavia è impossibile nascondere che ci sono in gioco miliardi di dollari che rischiano di andare in fumo.

Sulle quotazioni dei titoli tecnologici potrebbe infatti esserci un effetto negativo da parte dei fondi comuni d’investimento, sia quelli a gestione attiva che passiva. Tra i primi, quelli che hanno inserito all’interno del proprio portafoglio azioni di alcune di queste aziende saranno costretti a vendere sul mercato i titoli cinesi per portare a zero la loro esposizione.

Discorso simile per gli ETF, ossia quei fondi di investimenti che hanno come obiettivo quello di replicare il sottostante su cui investono. In questo caso, l’esclusione degli indici del Nasdaq delle società cinesi porterà come diretta conseguenza la vendita in toto dei titoli dell’ex impero Celeste attualmente inseriti nei panieri di Wall Street.

Le aziende cinesi a Wall Street: guida Alibaba

Tra le 156 aziende cinesi quotate a Wall Street, quella senza dubbio più importante dal punto di vista della capitalizzazione di mercato è Alibaba, l’e-commerce fondato da Jack Ma.

Il titolo della multinazionale cinese conta infatti attualmente una capitalizzazione di mercato di 432,140 milioni di dollari, circa 26 in meno rispetto ai 458,6 milioni di dollari rilevati al 25 febbraio 2019.

In seguito alla diffusione della notizia di un possibile delisting, nella seduta di oggi il titolo della holding Alibaba è andato incontro a una flessione del 5,15%, fissando il prezzo delle azioni a 165,98 dollari per azione, 10,12 dollari in meno rispetto al prezzo d’apertura che era di 176,10 dollari per azione.

Alibaba ovviamente è solo una delle 156 aziende cinesi quotate a Wall Street che è andata incontro a una giornata negativa. Per fare un esempio, il titolo della società tecnologica Pinduoduo è andato incontro a un calo del 4,28% che ha portato il prezzo delle azioni da 32,90 dollari per azione a 31,28 dollari per azione.

Le 5 aziende con la più alta capitalizzazione di mercato

Oltre ad Alibaba che è l’azienda con la più alta capitalizzazione di mercato tra le 156 cinesi quotate a Wall Street, il podio di questa particolare classifica viene completato da una società attiva nel settore energetico, ossia PetroChina Company Limited, e una attiva nel settore finanziario: China Life Insurance Company & Chemical Corporation.

Avendo una capitalizzazione di mercato di rispettivamente 150,8 e 97,1 miliardi di dollari, entrambe sono molto lontane dalla vetta della classifica. In confronto ad Alibaba lo stesso valore si attesta per la prima a quasi a un terzo e per la seconda a oltre un terzo.

Inoltre, a differenza dell’azienda guidata dal CEO Daniel Zhang che è sbarcata a Wall Street nel 2014, PetroChina Company Limited ha concluso il processo di IPO nel 2000, mentre China Life Insurance Company & Chemical Corporation tre anni dopo e quindi nel 2003.

Scendendo ancora più giù, con una capitalizzazione di mercato di 81,9 miliardi di dollari si piazza al quarto posto di questa speciale classifica China Petroleum & Chemical Corporation. Attiva anch’essa nel settore energetico, è sbarcata a Wall Street lo stesso anno di PetroChina Company Limited, ossia nel 2000.

Infine, grazie a una capitalizzazione di mercato di 40,4 miliardi di dollari JD.com, Inc conquista la quinta piazza di questa classifica. Attiva nel settore consumer services, la società diretta da Liu Qiangdong ha concluso il processo di IPO 2014 come Alibaba.

Un dato molto interessante è che estendendo la classifica alle 10 aziende con la più alta capitalizzazione di mercato, è possibile notare che 5, quindi il 50%, operano nei settori del business services e del consumer services.

Dando invece un quadro più completo, il valore totale della capitalizzazione di mercato delle 156 aziende cinesi quotate sul Nasdaq e quindi a rischio delisting ammonta a circa 1,2 trilione di dollari.

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Elaborazione dati: Ufficio Studi di Money.it

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