Azioni Apple in caduta libera dopo il taglio delle stime sui ricavi: un’ammissione di colpa più unica che rara
Le azioni Apple sono tornate a perdere ampio terreno dopo il taglio delle stime sui ricavi comunicato dal CEO Tim Cook.
Secondo le nuove previsioni comunicate nella serata di ieri, mercoledì 2 gennaio, Cupertino archivierà il trimestre con entrate pari a $84 miliardi. Un dato significativo, da confrontare con quello originariamente previsto di $89-93 miliardi.
L’ammissione di colpa - più unica che rara considerando che negli ultimi 5 anni e mezzo la società ha mancato (di pochissimo) le stime soltanto due volte - ha determinato una vera e propria pioggia di vendite sulle azioni Apple che hanno inaugurato il 2019 nel peggiore dei modi.
Azioni Apple in caduta libera: i motivi della revisione
Diversi elementi hanno influenzato le decisioni della società e, di conseguenza, l’andamento delle azioni Apple nelle ultime ore. Primo fra tutti la frenata dell’economia cinese, sottovalutata da Cupertino, come ammesso dallo stesso Cook in una lettera agli investitori.
“Gran parte della delusione nella guidance, e più del 100% del declino anno su anno delle entrate, è avvenuto nella regione della Grande Cina sia negli iPhone che nei Mac e negli iPad”.
A pesare, però, sono state anche le incertezze che soprattutto nella seconda parte del 2018 si sono abbattute con violenza sui mercati finanziari globali.
Tra i comparti più colpiti sicuramente quello degli iPhone, sui quali Apple si è adagiata quasi completamente nel corso degli anni. Molto probabilmente, anche questo eccesso di dipendenza da un singolo prodotto ha giocato a sfavore di Cupertino.
Un mix letale di elementi che ha influenzato negativamente il sentiment dei consumatori e, ora, quello degli investitori, che si sono precipitati a scaricare le azioni Apple detenute in portafoglio.
Dopo i commenti di Cook, tra l’altro, a perdere quota è stato il comparto tech cinese ed europeo. STM, solo per fare un esempio, ha bruciato più dell’8% a Milano.
La peggiore sessione dal 2013?
Neanche il passare delle ore è riuscito a placare il sentiment negativo degli investitori. Anche nel pre-mercato di oggi, giovedì 3 gennaio, il titolo ha mostrato una flessione di oltre l’8%. Il crollo odierno rappresenterebbe per Apple la peggior seduta dal 2013.
Negli ultimi mesi la quotazione ha lasciato sul campo il 30% del suo valore cancellando tutti i guadagni registrati nell’intero 2018 e allontanandosi dai $232 di inizio ottobre. Al momento in cui si scrive, le azioni Apple stanno perdendo il 9% a Wall Street e stanno scambiando su quota $143 dollari circa.
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