Non solo Tesla. Sono diverse le azioni su cui possiamo puntare per sfruttare il boom delle auto elettriche. Il focus degli operatori è rivolto alla Cina.
Quando si parla di auto elettrica, la mente corre subito a Tesla. Il colosso fondato da Elon Musk grazie a una performance strabiliante nel 2020, +243,1%, al momento vale oltre 266 miliardi di dollari.
Al di là di quello che può essere l’andamento attuale del business, gli operatori stanno scommettendo su un futuro elettrico della mobilità che, quando diventerà di massa, troverà la società californiana già posizionata per raccoglierne i frutti (un po’ come successo con Amazon).
Il secondo trimestre di Tesla si è chiuso con ricavi per 6,036 miliardi, in crescita rispetto al trimestre precedente, un EBITDA Adjusted di 1,209 milioni e un reddito netto pari a 104 milioni di dollari. Stimate in quota 74 mila, le vendite si sono attestate sopra la soglia delle 90 mila unità.
Auto elettriche, non solo Tesla
Ma, come detto, investire in Tesla non è l’unico modo, anche e soprattutto alla luce della performance 2020, per ottenere un’esposizione ad un settore in crescita esponenziale. Opportunità particolarmente interessanti arrivano dal mercato cinese, il primo a livello mondiale con quasi il 40% delle immatricolazioni nel 2019.
Possiamo partire da BYD, la casa automobilistica “guidata” da Wang Chuan-Fu che tra i sui azionisti ha nientepopodimeno che la Berkshire Hataway del leggendario Warren Buffett. A differenza di Tesla, BYD è attiva in tutta una serie di attività collaterali (il business dell’auto elettrica rappresenta metà del giro d’affari).
Il nome più noto all’interno dei confini del Dragone è sicuramente quello di NIO, non a caso da sempre soprannominata la “Tesla cinese”. Come la casa californiana, le azioni hanno registrato performance strabilianti da inizio anno (+189% per le ADR) e le prospettive sul fatturato sono particolarmente rosee.
Sul mercato cinese troviamo anche altri brand come la Guangzhou Xiaopeng Motors Technology, più nota come Xpeng Motors che, secondo indiscrezioni starebbe pensando alla quotazione a Wall Street.
Tornando negli Stati Uniti, nella prima metà di giugno ha fatto parecchio rumore l’exploit di Nikola Corporation, in cui Iveco detiene una quota, attiva nella progettazione e produzione di veicoli elettrici ed alimentati ad idrogeno.
Fondata nel 2015, Nikola ha sede a Phoenix (Arizona) e negli ultimi mesi è balzata all’onore delle cronache per la performance delle azioni, salito in poche sedute da 10 a 80 dollari senza aver mai venduto neanche un veicolo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA