Dopo il crollo degli scorsi giorni, le azioni Bio-On cercano di rialzare la testa facendo registrare un rialzo a due cifre. Nel frattempo, Quintessential mette a segno un altro affondo alla società
Le azioni Bio-On restano sotto gli occhi degli operatori a Piazza Affari. Alle 11:00 circa, il titolo è finito in asta di volatilità dopo essere stato più volte sospeso per eccesso di rialzo. Dopo aver ripreso gli scambi, un’azione Bio-On passa di mano a 18,16 euro, in rialzo del 21,07% rispetto alla chiusura di ieri.
Rally azioni Bio-On: i motivi
Dopo i forti cali degli scorsi giorni, in cui le azioni Bio-On hanno perso in due sedute il 73,07%, il titolo sta cercando di alzare la testa. In mattinata, la società ha comunicato che in segno di fiducia il suo Amministratore Delegato, Marco Astorri, e il suo Vicepresidente, Guy Cicognani hanno acquistato 7.000 azioni a testa ad un prezzo di 15,0714 euro. Il controvalore dell’operazione si aggira nell’ordine dei 211mila euro.
"Anche di fronte agli effetti del feroce attacco di cui siamo oggetto, Bio-on resta un’azienda di grande valore, in cui crediamo e continuiamo a investire. Come noi ci credono le tantissime persone che in queste giornate ci hanno manifestato solidarietà e stima e, soprattutto, i nostri 100 dipendenti, che ringraziamo per la serietà e compostezza con cui stanno affrontando il momento, perché conoscono esattamente il lavoro che quotidianamente si svolge in Bio-on e nel suo stabilimento produttivo”, dichiarano Astorri e Cicognani.
Oltre a questo, l’azienda attiva nel settore delle bioplastiche avrebbe sporto denuncia ai Carabinieri di Bologna contro QCM dopo le accuse dei giorni scorsi.
QCM riprende l’attacco, il caso Virdhi
Dopo il report diffuso nei giorni scorsi (per approfondire), il fondo Quintessential Capital Management ha pubblicato sul suo sito diversi progetti inconcludenti di Bio-On, tra le quali compare una partnership con Virdhi.
Secondo l’hedge fund, si tratterebbe di un progetto fantasma che farebbe capo agli stessi Astorri e Cicognani. QCM sostiene infatti come dall’annuncio dell’accordo, il 29 agosto 2013, non sia stato prodotto nulla. Per Quintessential, Virdhi sarebbe solo in apparenza una start-up innovativa, ed è stata creata solamente tre settimane prima della dichiarazione del deal. Ciò sarebbe stato fatto per accrescere l’interesse su Bio-On in vista dell’IPO, avvenuta nel 2014.
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Stando a quanto scoperto da Quintessential, Virdhi sarebbe inoltre domiciliata alle Hawaii, ma con un dominio internet italiano. Non solo. La stessa agenzia che ha curato il portale di Bio-On, sarebbe la stessa che ha creato quello di Virdhi.
Infine, QCM ha evidenziato come nessuna delle 21 partnership annunciate dall’azienda nel corso degli anni avrebbe dato risultati significativi.
Questo comportamento è giudicato ingannevole da parte del fondo, che sottolinea come sia necessario allontanare Astorri e Cicognani dal management.
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