Scopri le azioni consigliate da JPMorgan per proteggere il portafoglio durante la volatilità di mercato. Ecco i settori su cui puntare secondo gli esperti.
Il mercato azionario sta attraversando un periodo di crescente volatilità, con Wall Street che mostra segnali di rallentamento. Secondo JPMorgan, potrebbe essere il momento di adottare una strategia difensiva. I principali indici di borsa, tra cui l’S&P 500 e il Nasdaq Composite, hanno registrato cali significativi dagli inizi dell’anno, mentre l’entusiasmo per il settore dell’intelligenza artificiale sembra diminuire. Dal picco di marzo, l’S&P 500 perde circa l’1,70% e il Nasdaq Composite l’1,65%.
In questo contesto di incertezza, JPMorgan suggerisce di concentrarsi su azioni tradizionalmente difensive, come quelle delle utility e dei beni di consumo di base. Questi settori sono noti per offrire maggiore stabilità durante le turbolenze economiche, grazie alla loro resistenza e al rendimento costante. Ecco alcune delle migliori azioni consigliate da JPMorgan per affrontare periodi di instabilità del mercato.
1) NRG Energy
NRG Energy (NRG) è uno dei componenti principali del fondo Utilities Select Sector SPDR (XLU), con un peso del 14,37%. NRG Energy, un pilastro del settore energetico, ha riportato un eccezionale primo trimestre del 2024, superando le aspettative con un notevole aumento del suo EBITDA rettificato, che è cresciuto del 31% rispetto all’anno precedente. Questo risultato è dovuto alla crescente domanda di energia, alimentata dall’elettrificazione e dalla crescita dei data center GenAI. NRG Energy ha riaffermato la sua guidance finanziaria per il 2024, indicando fiducia nella propria strategia diversificata e nelle prospettive di crescita.
NRG Energy ha identificato il Texas e i mercati del Nord-Est come posizioni strategiche per soddisfare la crescente domanda di energia elettrica. La società ha delineato quattro pilastri per la creazione di valore: energia residenziale, piattaforme business-to-business, flotta di generazione del Texas e immobili per la co-locazione. Con 21 siti distribuiti su 21.000 acri, NRG Energy dispone di un significativo potenziale di sviluppo per il futuro.
Guardando al futuro, NRG Energy si impegna a mantenere un obiettivo di crescita solida, compreso tra il 15% e il 20%, prevedendo un ulteriore aumento del flusso di cassa libero grazie alle previsioni ottimistiche della curva di previsione. La società continuerà a restituire valore agli azionisti e a esplorare nuove opportunità di investimento, sfruttando al meglio la sua strategia di fornitura diversificata per generare valore sostenibile nel lungo periodo.
2) Duke Energy Corporation
Duke Energy Corporation (DUK), uno dei principali fornitori di energia negli Stati Uniti, ha annunciato risultati finanziari solidi per il primo trimestre del 2024.
La società ha registrato un utile per azione (EPS) rettificato di 1,44 dollari, superando il consenso degli analisti di 0,06 dollari, fissato a 1,38 dollari. Anche il fatturato trimestrale ha superato le previsioni, con un valore di 7,67 miliardi di dollari rispetto ai 7,31 miliardi previsti. Questa crescita robusta riflette l’approccio strategico di Duke Energy, che continua a investire nell’energia pulita e nel potenziamento della rete per sostenere la transizione energetica sostenibile a lungo termine.
Duke Energy è impegnata nell’obiettivo di raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. La solida performance nel primo trimestre conferma che l’azienda sta sfruttando al meglio i suoi investimenti per espandere e modernizzare le infrastrutture energetiche. Lynn Good, presidente e amministratore delegato, ha affermato: “La nostra forte performance riflette l’impegno per l’eccellenza operativa e la nostra strategia per soluzioni energetiche più pulite”. Guardando al futuro, Duke Energy ha fornito una guidance cauta ma stabile, indicando un EPS rettificato compreso tra 5,85 e 6,10 dollari per il 2024.
3) Philip Morris International
Philip Morris International (PM) è una società che continua a suscitare interesse tra gli investitori grazie alla sua capacità di generare crescita e rendimenti consistenti. Dopo la scissione da Altria nel 2008, Philip Morris International ha ottenuto il diritto di vendere i suoi marchi al di fuori degli Stati Uniti, diversificando la propria base di clienti e offrendo maggiore flessibilità nelle strategie di vendita e marketing. Il tasso storico di crescita dell’utile per azione (EPS) è del 4,8%, ma le prospettive per il futuro sembrano ancora più promettenti. Gli analisti prevedono che l’EPS di Philip Morris crescerà del 6% quest’anno, superando la media del settore del 5,8%.
Nell’ultimo trimestre riportato, la società ha registrato utili di 1,38 dollari per azione, confermando la sua capacità di generare profitti consistenti. Con queste solide basi, Philip Morris International rimane una scelta interessante per gli investitori che cercano titoli in crescita con un solido potenziale di rendimento.
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