Il titolo Juv continua ad affrontare un terribile momento. Questa situazione pare attrarre l’interesse di molti trader short, cosa aspettarsi?
La società calcistica Juventus è stata al centro di numerosi scandali negli ultimi mesi e il prezzo del titolo azionario Juv ha dovuto scontare importanti ribassi. Dopo la nomina del nuovo Cda con Giancluca Ferrero come presidente e Maurizio Scanavino come Ad a fine gennaio è arrivata anche la penalizzazione da parte della Corte Federale di Appello della Figc di 15 punti come parte delle conseguenze dei processi sulle plusvalenze in ambito dei trasferimenti dei calciatori. Questa notizia ha comportato l’inizio di una serie di sessioni borsistiche negative.
Da inizio anno infatti le azioni Juv sono in calo di oltre il 7%, alimentando il malcontento degli investitori. Rispetto ai massimi dell’anno invece le azioni Juv hanno perso oltre il 20%. Chiunque nel 2023 abbia scelto di sfruttare la terribile situazione societaria attraverso l’apertura di operazioni short attualmente sta quindi guadagnando dalla propria operazione. Per tale ragione molti trader iniziano a domandarsi se possa aver senso o meno tentare di aprire nuove posizioni ribassiste.
L’analisi tecnica delle azioni Juv
Da un punto di vista tecnico le azioni Juv però presentano un interessante pattern grafico. Difatti sembra essersi formato un triangolo ascendente che divide la resistenza di breve periodo posta sulla soglia degli €0,316 con il prezzo degli €0,3278 attraverso un gap volumetrico. Il POC si trova sulla soglia degli €0,30 e la maggior parte dei volumi sembra concentrata nella zona sottostante questo numerario.
Visto che questa conformazione grafica è utilizzata prevalentemente per l’apertura di posizioni long, questo pattern potrebbe attrarre molti trader rialzisti, catturando quindi anche l’interesse di chiunque invece cerchi di liquidare le proprie posizioni in quanto il trend di fondo è ribassista. In sintesi, la chiusura del gap, potrebbe comportare l’inizio di un nuovo trend ribassista, prevalentemente causato da uno scarso interesse nel mantenere il titolo in portafoglio. Un primo trigger potrebbe essere la chiusura giornaliera sotto il supporto dinamico identificato dalla trendline che crea la parte inferiore del triangolo grafico. Un secondo trigger da prendere però in contro-trend potrebbe essere la chiusura del gap, ovvero il prezzo degli €0,3278.
Un primo possibile target price invece potrebbe essere il minimo di periodo posto in prossimità degli €0,2870 mentre un secondo prezzo obiettivo potrebbe trovarsi in prossimità del minimo del 2018, posto sul supporto degli €0,2474 a un 20% di distanza rispetto al prezzo attuale, mantenendo sempre un corretto money management. Naturalmente queste considerazioni non sono suggerimenti d’investimento ma un’analisi tecnica.
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