Leonardo al centro dell’indagine dell’FBI su Boeing come parte offesa. Per gli analisti il titolo è «buy» con target price interessante, ma c’è una condizione da rispettare.
Azioni Leonardo, target a +30% ma solo oltre questo livello tecnico. Gli analisti sono fiduciosi sul titolo della difesa: a inizio mese, Deutsche Bank ha confermato il rating “Buy” e il target price a 27 euro, Morgan Stanley ha aumentato il proprio obiettivo a 23 euro da 16,30 euro, rivedendo al rialzo le stime sui profitti adjusted nel periodo 2024-2026.
Nonostante le recenti problematiche legate al commercio e alla fornitura di componenti difettosi per il Boeing 787 Dreamliner, che hanno avuto ripercussioni sulla reputazione dell’azienda, gli analisti vedono ancora un potenziale di crescita grazie alla forte domanda di soluzioni tecnologiche nel settore della difesa e alla crescita della spesa militare globale.
Nel 2023, la spesa militare ha raggiunto i 2,44 trilioni di dollari, con un incremento continuo negli ultimi nove anni, spinta principalmente dagli Stati Uniti. Questa tendenza rappresenta un forte driver di crescita per Leonardo, che sviluppa soluzioni avanzate nel campo della difesa.
Le previsioni per il terzo trimestre del 2024 suggeriscono una performance solida per l’azienda, con un aumento delle vendite del 12%, trainate dai settori difesa e aerospazio. Tuttavia, si prevede un calo del 15% negli ordini, in parte dovuto all’assenza di contratti di grandi dimensioni nel segmento dell’elettronica per la difesa, che l’anno scorso aveva beneficiato di importanti commesse come il radar Typhoon. Il risultato operativo (EBITA) dovrebbe rimanere stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un deflusso di cassa di circa 100 milioni di euro.
Leonardo rimane quindi un’opzione solida per gli investitori, con margini di miglioramento in vista dei risultati del prossimo trimestre attesi per il 7 novembre 2024.
Leonardo: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit
Leonardo insiste da alcune sedute sulla resistenza statica a 21,25-21,30 euro. Sevirà pertanto la rottura decisa di questo limite per assistere a un allungo verso 23,50 e più in alto verso i massimi di giugno a 24,60 circa. Nella direzione opposta, la violazione di 19,80 euro alimenterebbe nuove pressioni di vendita in direzione di 19 euro e 17,40 circa.
Per operare long su Leonardo potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD2WR47. Il certificato ha come sottostante Leonardo e presenta una barriera distante attualmente il 16,69%.
Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD4JE39, avente una barriera distante il 23,78% come sottostante Leonardo.
Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.
I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.
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