Il film “Barbie” salverà le azioni Mattel?

Lo scenario è condiviso da tutto il mercato: il grande interesse scatenatosi per l’uscita del film “Barbie” porterà a un aumento di vendite delle bambole iconiche realizzate da Mattel (MAT.O), in continuo calo nell’ultimo anno.
Tuttavia, vi è anche consensus nell’asserire che l’effetto rialzista avrà vita breve.

Nello specifico, gli analisti sono convinti che l’aumento delle vendite di Barbie sarà più pronunciato nel terzo trimestre dell’anno (da luglio a settembre), per poi diminuire. Mattel, oltre a godere di una piccola parte delle entrate al botteghino generato dal film con Margot Robbie e Ryan Gosling diretti da Greta Gerwig, beneficerà dalle vendite di bambole, merchandising e prodotti in collaborazione con altri brand come Zara, H&M e Gap pompate dalla vastissima operazione di marketing che ha anticipato l’uscita di “Barbie” nelle sale cinematografiche. Nel frattempo, il mercato rimane in attesa dei dati trimestrali di Mattel, in uscita mercoledì.

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Perché il film Barbie non salverà Mattel

L’uscita del film avrà un effetto generalmente positivo sul franchise, soprattutto sui prodotti di consumo grazie al fatto di rivolgersi ad un target con capacità di spesa. Ciò potrebbe avere un impatto sui guadagni di Mattel, dato anche il margine elevato - oltre l’80% - sul flusso di royalty.

Tuttavia, è il target stesso a cui “Barbie” si rivolge a innescare diversi dubbi in diversi analisti. I più scettici non si aspettano che il film riesca a generare un aumento delle vendite significativo per Mattel poiché non è orientato verso il mercato di riferimento del prodotto - quello dei bambini piccoli.

Vendite di Barbie previste al rialzo nel Q3 2023 Il fatturato lordo da vendita di Barbie è previsto al rialzo nel terzo trimestre secondo le stime Reuters, dopo quattro trimestri di discesa. Fonte: Refinitive Data

Tutti i “guai” di Mattel

I dati societari di Mattel fino ad oggi sono stati scoraggianti. Il 26 aprile 2023, la società ha pubblicato i risultati fiscali del primo trimestre 2023, registrando una perdita di utile per azione (EPS) di $ 0,24 in linea con le stime degli analisti. Le perdite operative sono state $ 115 milioni, mentre la perdita netta è stata di $ 106 milioni, rispetto ai $ 21 milioni di utile nello stesso trimestre dell’anno precedente. I ricavi sono diminuiti del 21,8% anno su anno su anno a 814,6 milioni, superando le stime degli analisti di 740,74 miliardi. Il margine lordo rettificato è stato del 40%, in calo di 640 punti base.

Ynon Kreiz, CEO di Mattel, ha commentato:

“Sebbene la gestione dello stoccaggio del commerci al dettaglio abbia influito sui risultati del primo trimestre, l’attività sottostante ha registrato buoni risultati. Mattel ha raggiunto la crescita e guadagnato quote di mercato. I fondamentali della nostra attività sono forti. Prevediamo di superare il settore, guadagnare quote di mercato e raggiungere la nostra guidance per l’intero anno”.

Gli analisti si aspettano che la trimestrale (Q2) in uscita riporterà un calo delle vendite e una perdita netta di 2 centesimi per azione, rispetto a un utile di 18 centesimi per azione di un anno fa. Mattel continua a vacillare a causa dell’aumento dei costi, della diminuzione della spesa dei consumatori per l’elevata inflazione e dei rivenditori che decidono di ridurre le scorte in magazzino.

Barbie è il marchio di punta di Mattel ma il suo fatturato lordo dalla vendita delle bambole sono rimaste indietro rispetto a quello generato dalle Hot Wheels nel primo trimestre del 2023.

Le azioni Mattel, in rialzo di oltre il 20% da inizio 2023, contro il +5% generato dalle azioni della rivale Hasbro. Nella sessione di lunedì il titolo è salito dell’1,8% a quota 21,57 dollari per azioni. Il rapporto prezzo-utili (P/E) a 12 mesi di Mattel è 16,01, ben superiore a quello di Hasbro (13,6).