Azioni Nexi spiccano oggi a Piazza Affari: il titolo balza di oltre il 5% dopo una sospensione per eccesso di rialzo. La società è finita nella rete di indiscrezioni su potenziali acquisti.
Azioni Nexi protagoniste assolute oggi a Milano: il titolo vola con un guadagno superiore al 5%.
A spingere la quotazione negli scambi di stamane è un’analisi di Reuters, nella quale sono riportate indiscrezioni su potenziali acquirenti della società di pagamenti digitali.
Non ci sono conferme o smentite ufficiali delle notizie trapelate dall’agenzia straniera. In sostanza, alcuni fondi di private equity avrebbero mostrati interesse per privatizzare la società.
Le azioni Nexi corrono e scambiano a 9,36 euro con uno slancio del 5,48% alle ore 11.48.
Azioni Nexi in rally per nuove indiscrezioni, i dettagli
Nexi si fa notare negli scambi milanesi, svettando sul Ftse Mib grazie a rumors emersi da un articolo Reuters.
Nello specifico, l’agenzia di stampa ha dichiarato che la società italiana avrebbe suscitato interesse da parte di società di private equity, tra le quali Silver Lake, con il desiderio di privatizzare l’attività e procedere, quindi, con il delisting.
Le discussioni tra la società di acquisizione degli Stati Uniti e l’amministratore delegato di Nexi Paolo Bertoluzzo non sarebbero andate in porto, a causa delle differenze di prezzo per la società quotata a Milano, che capitalizza 11 miliardi di euro, affermano le fonti.
Nexi e Silver Lake non hanno voluto rilasciare commenti. Sebbene non sia chiaro se i potenziali acquirenti di Nexi torneranno a trattare, l’avvicinamento tra le società di pagamento europee e nordamericane e i potenziali acquirenti si sta palesando di nuovo, secondo banchieri ed esperti del settore.
Le azioni Nexi sono in aumento del 4,89% alle ore 12.02.
Fermento nel settore pagamenti?
Ricorda Reuters che l’operazione da 4 miliardi di dollari di Global Payments sul più piccolo EVO Payments (il 1° agosto potrebbe innescare una reazione a catena mentre le aziende si contendono quote di mercato. Fiserv Inc (e FIS potrebbero seguire Global Payments per giungere ad accordi simili.
In BTRS Holdings, società di pagamenti quotata negli Stati Uniti tra ottobre 2020 e novembre 2021, il proprietario del fornitore di pagamenti aziendali Billtrust sta ora esplorando opzioni tra cui una potenziale vendita, secondo quanto riferito a Reuters il mese scorso.
Anche Paya Holdings, precedentemente il braccio di pagamento statunitense del gruppo britannico Sage, sta perseguendo una vendita dopo il debutto al Nasdaq nel 2020, affermano le fonti.
Le società di private equity sono impazienti acquirenti di attività di pagamento, avendo precedentemente posseduto molte società di questo tipo su entrambe le sponde dell’Atlantico. Le società di pagamento forniscono piattaforme per gli acquisti in negozio o online, addebitando una parte del valore di ciascuna transazione.
Un tale modello offre alle aziende un’immagine a prova di recessione e prospettive di crescita promettenti: si prevede che la spesa per i portafogli digitali aumenterà dell’83% entro il 2025, superando i 10 trilioni di dollari, secondo la società di consulenza Juniper Research.
Tuttavia, le operazioni di fusione e acquisizione dei pagamenti negli Stati Uniti e in Europa sono scese del 48% finora quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo Dealogic. I mercati finanziari più oscillanti sono stati un deterrente importante per gli accordi di private equity, anche in settori resilienti come i pagamenti.
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