Sponsorizzato

Azioni Spotify: un’analisi degli esperti XTB

Redazione Finance

3 Marzo 2023 - 10:20

Spotify (SPOT.US) ha accumulato una rivalutazione del 20% dalla presentazione della sua relazione trimestrale il 31 gennaio 2022. Leggi l’analisi dettagliata degli esperti XTB

Azioni Spotify: un’analisi degli esperti XTB

Le azioni Spotify (SPOT.US) hanno accumulato una rivalutazione del 20% dalla presentazione della relazione trimestrale il 31 gennaio 2022. Questa crescita è principalmente supportata da una crescita degli utenti migliore del previsto insieme a una guida presentata dall’azienda per ridurre la spesa dei podcast e una migliore gestione della spesa in generale.

In questo articolo, gli esperti di XTB forniscono un’analisi dettagliata di quest’azienda. XTB è un broker di investimento one stop shop di livello mondiale, con una presenza globale in oltre 13 paesi, autorizzato dalla Consob e regolamentata dalle principali istituzioni di regolamentazione finanziaria, quali FCA e KNF. La piattaforma XTB offre l’accesso a più di 5.800 strumenti finanziari - sia strumenti con proprietà, azioni ed ETF reali, sia strumenti derivati ​​di tipo CFD.

Azioni Spotify: previsioni positive dagli analisti

Spotify è riuscito a mantenere la crescita degli abbonati senza aumentare i costi degli abbonamenti, come è invece successo con altre società di streaming. La crescita degli utenti, unitamente ad un incremento molto contenuto dell’ARPU (Annual Return per User) e ad una migliore monetizzazione della pubblicità hanno il potenziale di determinare un graduale miglioramento della redditività nei prossimi trimestri.

Nonostante Spotify non abbia soddisfatto le stime delle entrate o dei profitti, il sentiment degli investitori non è calato e la fiducia è rimasta intatta. Il modesto miglioramento dei margini lordi e la spesa di marketing aggiuntiva per sostenere la crescita degli abbonati e la crescita mensile degli utenti attivi hanno fatto aumentare le quote dopo il rilascio degli utili.

Il nodo dei podcast di Spotify

Dai massimi storici di $360, Spotify è sceso del -66% al prezzo attuale di $120 nel febbraio 2023. Partendo da forti fondamentali e un prezzo delle azioni molto elevato, questa caduta ha potenzialmente spinto l’azienda ad una quotazione corretta.

La piattaforma sta puntando sull’espandere la gamma di audiolibri e podcast, tuttavia queste offerte sono estremamente costose rispetto al potenziale ritorno economico. Per questo motivo gli investitori non particolarmente propensi ad investire in questo ambito. Forse, il pregiudizio negativo cambierebbe se Spotify riducesse gli importi pagati per i podcast di alcune celebrità di Hollywood, che hanno chiesto cifre che gli azionisti non hanno accolto con approvazione.

Il modello finanziario Spotify 2022-2025

Oltre al maggiore sforzo da parte dell’azienda per indirizzare la spesa verso il marketing e ridurre i costi di acquisizione dei contenuti, l’attenzione dell’azienda è focalizzata sul cercare di ottimizzare la conversione della base di utenti esistente in abbonati premium.

Questo obiettivo può essere raggiunto in due modi. Da un lato, Spotify può cercare di migliorare le metriche dei singoli utenti, aumentando la spesa di marketing e generando maggiori entrate. Dall’altro, Spotify può adottare un approccio più aggressivo nella riduzione dei costi, aumentando i licenziamenti e ridimensionando la spesa per i podcast.

I principali competitor di Spotify

Il titolo ha perso slancio negli ultimi due anni con l’ingresso nel mercato dello streaming musicale di vari concorrenti, nonostante continui a rimanere il leader nel mercato.
Apple Music, grazie alla rapida scalabilità dei servizi Apple è diventata il più grande concorrente di Spotify in breve tempo.
Le entrate di Apple Music sono state stimate a $ 8 miliardi e 88 milioni di abbonati paganti nel 2022, secondo il rapporto Business of Apps, rispetto ai 205 milioni di abbonati paganti, che Spotify ha riportato nel suo rapporto del quarto trimestre del 2022.

Un altro competitor rilevante è SoundCloud, con una stima di 130 milioni di utenti mensili, rispetto ai 500 milioni di utenti mensili di Spotify.

Gli analisti ritengono che Spotify sia sulla buona strada per raggiungere 1 miliardo di MAU (utenti attivi mensili) entro il 2030 ipotizzando un tasso di crescita medio del 10%-11% negli utenti nei prossimi 7 anni.

Cosa aspettarsi?

Il modello di business di Spotify continua a essere svalutato dagli investitori a causa dei bassi margini di profitto lordo. Ciò ha portato a una scarsa valutazione di Spotify, una situazione che difficilmente cambierà fino a quando la società non inizierà a generare profitti operativi significativi.

Sebbene sia improbabile che Spotify abbia margini di profitto elevati, i margini lordi sono solo un aspetto del business. Spotify ha una concorrenza limitata e offre un prodotto superiore, che dovrebbe portare a basse spese di vendita e reindirizzare il capitale verso il marketing nel tempo.

Si prega di notare che le informazioni o le ricerche basate su dati storici non garantiscono prestazioni o risultati futuri. Qualsiasi opinione, ricerca, analisi, prezzi o altra informazione fornita sotto il titolo di commento generale del mercato non costituisce consiglio di investimento. Investire è rischioso.

In collaborazione con XTB

Argomenti

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.