Azioni Unicredit in evidenza oggi a Piazza Affari: il crollo del titolo si sta facendo notare, superando il 2% di perdite. I conti 2020 hanno lasciato il segno.
Azioni Unicredit in rosso, con un crollo di oltre il 2% a inizio seduta a Piazza Affari.
In questo momento particolare per i mercati, con l’uscita delle trimestrali e l’attesa dell’insediamento del Governo Draghi, i gruppi bancari sono protagonisti.
Oggi, giovedì 11 febbraio, i riflettori si sono di nuovo accesi su Unicredit: dopo i conti 2020 le azioni stanno perdendo quota. Le sfide della società sono ora tutte affidate a Orcel, prossimo ad, con l’addio di Mustier anticipato.
Azioni Unicredit in rosso: i motivi
La banca di Milano attira l’attenzione, con il titolo in picchiata negli scambi mattutini.
Al momento in cui si scrive, le azioni Unicredit sono in perdita dell’1,98% a 8,54 euro per azione.
Il 2020 è stato archiviato con una perdita netta contabile di 2,785 miliardi di euro. Il quarto trimestre dell’anno è stato particolarmente negativo, con 1,18 miliardi di euro persi.
I ricavi si sono attestati a 4,24 miliardi di euro, con un ribasso del 12,6% a fronte dei 4,85 miliardi di euro registrati nello stesso periodo dell’esercizio 2019, e in diminuzione del 2,7% rispetto al trimestre precedente.
Per quanto riguarda il resto dei risultati del gruppo bancario per l’anno 2020, questi alcuni dettagli:
- margine di intermediazione: - 9% a 17,1 miliardi;
- interessi netti a 9,4 miliardi (-6,3%);
- commissioni nette a 5,9 miliardi (-5,2%);
- costi operativi -1,2% a 9,8 miliardi;
- rapporto cost/income +57,2%;
- Cet1 pro forma fully loaded al 15,08%;
- buffer di 605 punti base
Per il 2021, Unicredit stima un utile netto oltre i 3 miliardi di euro, con ricavi e costi in linea con la guidance.
In più, l’istituto ha proposto il pagamento del dividendo, con l’assemblea degli azionisti che dovrà valutare l’ipotesi di un payout ordinario di 268 milioni in dividendi in contanti e 179 milioni in riacquisti di azioni proprie.
Unicredit e le prossime sfide
Con l’archiviazione del 2020, la banca deve proiettarsi sulle prossime mosse del 2021, che vedranno protagonista l’ad Orcel.
Rilanciare il gruppo, innanzitutto, con una nuova strategia sarà prioritario. Incombe soprattutto una valutazione definitiva dell’acquisizione MPS, con il dossier nelle mani del Mef che spinge per l’M&A come soluzione.
Gli analisti guardano con interesse proprio alla struttura futura della banca e alle decisioni del nuovo ceo, più che ai risultati negativi oltre le attese del 2020.
Kbw, per esempio, ha sottolineato che il focus per Unicredit resta: “l’instabilità della gestione, con il nuovo in arrivo e la mancanza di visibilità sul capitolo fusioni e acquisizioni”
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