Dopo pandoro Balocco e uova di Pasqua Dolci Preziosi, arriva anche la polemica sulla bambola Trudi. Una nuova indagine truffa? Ecco cosa sappiamo sulla bambola e sulla beneficenza.
Chiara Ferragni finisce nell’ennesima polemica dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di Milano. Prima il caso del pandoro Balocco, poi quello delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e ora anche la bambola Trudi. I casi di truffa o truffa aggravata continuano a moltiplicarsi e secondo diversi commentatori la carriera dell’imprenditrice è ormai finita. Dopotutto si sa: riusciamo a perdonare più facilmente un uomo che sbaglia sul quale non c’erano aspettative, rispetto a una donna che invece adoriamo veder fallire.
Sarà il processo, se si arriverà a questo, a stabilire dell’innocenza o della colpevolezza per truffa o “errata comunicazione” da parte di Chiara Ferragni. Gli avvocati dell’imprenditrice esprimono fiducia sulla condotta del caso, ma soprattutto sono certi dell’innocente di Ferragni.
Nel mirino, dopo i casi già portati alla luce nelle scorse settimane, ci è finita anche la bambola Trudi. Si tratta di una versione limited edition creata su immagine di Chiara Ferragni. La bambola è stata venduta in diversi e-commerce, ma solo sul sito The Blonde Salad veniva chiarita la destinazione dei profitti, ovvero un’organizzazione per combattere il cyberbullismo. Sono arrivati? A differenza dell’associazione D.i.R.e che ha confermato l’arrivo del cachet di Sanremo, la Ceo di Stomp out bullying, Ross Ellis, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna donazione (Zona Bianca).
La bambola Trudi è ancora acquistabile e, dopo il pandoro Balocco griffato in vendita su Ebay a prezzi altissimi, fa quasi strano trovare la limited edition ad appena 23,13 euro (sconto del 34% e prezzo originale 34,99 euro).
La bambola Trudi di Chiara Ferragni, una limited edition a basso costo: dove trovarla
Da una parte ci sono coloro che hanno perso fiducia in Chiara Ferragni e le sue iniziative di beneficenza, dall’altra c’è chi sta collezionando i suoi prodotti tra puro e semplice collezionismo e rinnovata spinta a difendere l’imprenditrice.
La bambola Trudi è acquistabile su Amazon attraverso lo store ufficiale del brand. Si chiama “Trudi - Limited Edition Doll Chiara Ferragni” ed è alta 34 centimetri. Il prodotto presenta la nota qualità del marchio Trudi, quindi tessuti morbidi, dettagli in cotone e adatta a ogni età.
Nella descrizione si legge:
Chiara Ferragni musa ispiratrice per Trudi. Nasce la doll più dolce e morbida dei social.
Tutti ricordano la mascotte gigante in formato peluche che aveva accompagnato invitati e Vip al royal wedding italiano. Indimenticabile softer version di Chiara Ferragni.
Tutti potranno abbracciare la prima mini-doll di Chiara, disegnata e creata da Trudi in edition: Chiara Ferragni by Trudi.
In nessuno spazio, né sulla scatola né nella descrizione, viene specificata la beneficenza. Questo perché solo tramite l’acquisto su The Blonde Salad si poteva essere certi dell’arrivo della donazione.
Beneficenza o errore di comunicazione?
È ancora possibile risalire alla pagina del blog di Chiara Ferragni dedicata alla bambola Trudi e alla campagna contro il cyberbullismo. Si legge:
Dietro al concetto di digitale c’è un universo a tratti bellissimo e innovativo ad altri spregiudicato e crudele. Lo sa bene la nostra Chiara Ferragni che, in quanto imprenditrice digitale più famosa al mondo, ha scelto di schierarsi in un progetto speciale contro il cyberbullismo.
Come? Dando vita insieme a Trudi alla Chiara Ferragni Doll!
Il sito rimanda al link per l’acquisto (ora scomparso), in esclusiva per 48 ore e si legge che i ricavati degli acquisti effettuati su theblondesalad.com verranno devoluti a Stomp Out Bullying. Ovvero un’associazione no profit che “da anni si impegna affinché venga combattuta la catena d’odio creata da bullismo, cyberbullismo, omofobia e discriminazioni nei confronti della comunità LGBTQ”.
Un altro passaggio spiega che l’obiettivo della realizzazione della bambola era quello di diffondere un messaggio importante, ovvero “parlare apertamente di una tematica sociale che negli ultimi anni affligge sempre più ragazzi e ragazze in tutto il mondo”.
I soldi sono andati in beneficienza? Secondo la Ceo dell’organizzazione selezionata da Chiara Ferragni no, i soldi non sono arrivati.
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