Per il momento l’istituto centrale europeo non sembra avere fretta di modificare la propria linea. Draghi ha ammonito sui rischi del rallentamento economico ed ha affermato che è necessario uno stimolo per sostenere l’inflazione. L’asso nella manica dell’Eurotower è una nuova TLTRO
Come ampiamente atteso, la BCE ha confermato l’attuale politica monetaria. Draghi oggi si è concentrato maggiormente sulla questione del rallentamento dell’economia piuttosto che sui futuri rialzi dei tassi di interesse.
Secondo David Madden, Market analyst presso CMC Markets, «Mario Draghi ha rilasciato una dichiarazione da colomba. Il banchiere centrale ha ammonito i rischi al ribasso e ha affermato che è necessario uno stimolo per sostenere l’inflazione».
Considerato che le prospettive macroeconomiche sono peggiorate, la «cassetta degli attrezzi» Bce resta piena di risorse, tra le quali non va esclusa, una nuova operazione TLTRO, vero asso nella manica di Francoforte che potrebbe essere sfoderato nelle prossime riunioni di marzo o giugno.
Sul tema TLTRO, Draghi ha dichiarato che questo argomento è stato menzionato da diversi membri, ma fondamentalmente la riunione è stata incentrata più sulla valutazione delle condizioni economiche e non sulle decisioni di politica monetaria.
In sintesi, l’istituto centrale ha deciso di prendere tempo per valutare meglio le condizioni economiche e decidere sul da farsi. Visti i segnali di rallentamento giunti anche stamattina dagli indici PMI, è probabile che a marzo possa venir annunciata una nuova operazione di rifinanziamento a lungo termine, in concomitanza con la pubblicazione delle nuove stime di crescita e dell’inflazione dell’area euro.
«Il mercato si aspettava maggiori indicazioni sul tema e di conseguenza si è assistito a qualche presa di profitto che ha interessato sia i mercati azionari sia quelli obbligazionari, soprattutto periferici. Al contrario l’euro/dollaro, dopo uno spike verso area 1,1300 è risalito portando sopra quota 1,1350.», conclude Madden di CMC Markets.
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