Banche, c’è l’accordo sui rimborsi: ecco cosa prevede

Marco Ciotola

03/04/2019

Intesa del governo sui rimborsi ai risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie: le erogazioni subito in partenza. I dettagli

Banche, c’è l’accordo sui rimborsi: ecco cosa prevede

Sì ai rimborsi per i risparmiatori coinvolti nelle crisi bancarie. Arrivano grosse certezze in questo senso dal Parlamento, che nel pomeriggio avrebbe inserito la norma all’interno del dl crescita.

Un provvedimento che potrebbe avere effetto immediato, vista l’apparente indicazione - da parte dell’esecutivo gialloverde - di dare subito il via alle erogazioni.

L’intesa dovrebbe portare la legge molto in alto nella lista dei punti discussi domani in occasione del Cdm, che lo stesso premier Giuseppe Conte ha annunciato in giornata.

Banche, c’è l’accordo sui rimborsi: ecco cosa dice

L’accordo sarebbe arrivato, a seguito della sua presunta sparizione dai punti in agenda, già nel primo pomeriggio di oggi.

La norma dovrebbe entrare a far parte del dl crescita, al centro della scena domani in occasione del Consiglio dei ministri. Secondo diverse fonti anche il decreto attuativo, emanato dal Mef, dovrebbe essere praticamente quasi immediato.

In conferenza stampa a Doha, in Quatar, il premier Giuseppe Conte ha evidenziato l’importanza delle norme e della loro rapida adozione.

Rispondendo ai solleciti dei giornalisti sui rimborsi ai risparmiatori, ha replicato che la cosa compete al ministro dell’Economia Giovanni Tria, ma non ha nascosto la sua posizione a riguardo:

“Tengo personalmente che queste norme siano adottate in tempi rapidi. L’iniziativa compete al ministro Tria, ma io gli ho chiesto di adottare al più presto un decreto con le norme per un celere risarcimento ai truffati. È un impegno del governo, delle due forze politiche e mio personale”.

L’attuale testo renderebbe quindi operativo il cosiddetto Fir, Fondo di indennizzo dei risparmiatori.

Stando alle ultime bozze della normativa, lo stanziamento di risorse per il Fir sarebbe di 525 milioni di euro annui nel periodo che va dal 2019 al 2021, e riguarderebbe tutti i risparmiatori coinvolti in perdite causate da banche in crisi nel periodo di tempo compreso tra il 16 novembre 2015 e il primo gennaio del 2018.

Il provvedimento si era attirato, nelle settimane passate, non poche critiche da parte del Parlamento europeo, che metteva l’accento sul fatto che le normative Ue non consentono una così ampia definizione.

In più, l’erogazione dei rimborsi portava al rischio che si arrivasse all’accusa di danno erariale per i funzionari, viste le insufficienti specifiche contenute nella legge durante la sua fase iniziale.

Ora però è stato inserito un cosiddetto «scudo» per gli stessi funzionari, ovvero una protezione sul profilo giudiziario per chi stabilisce di erogare gli indennizzi, visto che lo farebbe rispondendo a una legge.

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