Azioni banche italiane in rialzo a Piazza Affari non solo con dossier UniCredit-Banco BPM. Cosa sta succedendo.
Occhio non solo alle azioni delle banche italiane, ma anche a quelle delle banche europee, reduci dalla sessione positiva di oggi, lunedì 20 gennaio 2025, giornata tra l’altro storica a causa dell’inizio dell’era della seconda amministrazione di Donald Trump.
I titoli degli istituti di credito hanno riportato una performance al rialzo oggi, e non per caso.
Oltre ai dossier dell’OPS lanciata su Banco BPM da UniCredit, del caso onnipresente di Piazza Affari di MPS, in sostanza delle scommesse sulle operazioni di M&A nel settore, un assist alle quotazioni di Borsa è arrivato dalla speranza che l’entrata in vigore delle nuove regole di Basilea IV sui capitali delle banche venga rinviata di un anno. Occhio anche all’altro caso di Piazza Affari che sta agitando il governo Meloni.
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Basilea IV rinviata anche in Europa? Le speranze dopo la mossa del Regno Unito
La speranza è stata alimentata dalla notizia relativa alla decisione della Prudential regulation authority del Regno Unito di rinviare a gennaio del 2027 l’attuazione del nuovo impianto normativo, che si tradurrà nell’applicazione di norme più severe per il settore bancario europeo.
Agli inizi di ottobre, si era messa in evidenza una lettera con cui le tre principali economie dell’Europa, Germania, Francia e Italia avevano lanciato un appello accorato all’Unione europea, invitando la Commissione UE a smettere di regolamentare in modo eccessivo il settore bancario, concentrandosi in modo più significativo sull’adozione di strumenti e strategie volti a migliorarne la competitività.
Incisa nella missiva era stata la richiesta di Roma, Parigi e Berlino, presentata a Bruxelles, di rendere più snelle le norme che disciplinano il comparto del credito, ponendosi “come ultimo obiettivo quello di smorzare la zavorra burocratica che grava sull’industria bancaria e di aggiungere flessibilità al nostro processo decisionale”.
L’auspicio ora è che con la seconda amministrazione di Donald Trump che parte ufficialmente nella giornata di oggi, e che si baserà tra gli altri, secondo gli esperti, sul principio della deregulation, così come con l’annuncio arrivato venerdì scorso dalle autorità UK, anche l’UE molli la presa sulle banche.
Il commento degli analisti, le banche italiane più colpite dalle misure
Della questione hanno parlato oggi gli analisti di Equita, che hanno scritto in una nota che “è possibile ipotizzare che rallentamenti nell’applicazione delle nuove regole sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna possano portare a ragionamenti analoghi anche in sede europea, in un’ottica di level playing field”.
Gli esperti della SIM hanno ricordato che la Commissione UE, durante l’estate del 2024 “ aveva posticipato al primo gennaio 2026 l’applicazione degli standard di Basilea relativi alla revisione fondamentale del trading book relativi al rischio di mercato delle banche”.
Equita ha anche segnalato che, in base a quanto era stato reso noto dalle stesse banche italiane, “l’impatto a CET 1 dall’implementazione di Basilea IV sarebbe stato mediamente di 60 punti base, con Banco BPM e UniCredit che avevano indicato gli impatti maggiori (rispettivamente 130 e 90 punti base)”.
Nella lettera anche il riferimento al green asset ratio
Tornando a quella lettera di cui si era parlato a ottobre, tra le misure considerate troppo onerose, dall’Italia, dalla Francia e dalla Germania- che non si riferiva in modo specifico alle norme di Basilea IV ma alla necessità che l’Europa vigilasse sul comparto in modo meno severo - quella del “green asset ratio”, il rapporto che misura la sostenibilità dei portafogli delle banche, ovvero il livello di attenzione da parte alle stesse al problema dei cambiamenti climatici.
La missiva era stata pubblicata dopo alcune notizie, che avevano fatto riferimento alla decisione degli Stati Uniti - dunque durante la stessa amministrazione USA di Joe Biden - di mettere un freno all’applicazione delle nuove regole contenute nel Basel Endgame, piano concepito per evitare il ripetersi della crisi finanziaria esplosa nel marzo del 2023 con il fallimento di SVB-Silicon Valley Bank e per introdurre criteri più stringenti per le banche americane regionali e di media dimensione.
Anche il Regno Unito aveva deciso di essere più indulgente con gli istituti di credito UK. Di conseguenza, la lettera di Francia, Italia, Germania consigliava a Bruxelles di allentare anch’essa i vincoli troppo stretti imposti alle banche europee.
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