Bank of England alza i tassi di interesse ai massimi da 14 anni

È la decima volta consecutiva che la Bank of England alza i tassi di interesse. La banca centrale del Regno Unito ha portato il tasso di riferimento all’4%, a livelli che non si vedevano da 14 anni. Il rialzo del tasso in occasione della riunione odierna consiste in mezzo punto percentuale.

Bank of England continua la sua battaglia contro un’inflazione galoppante e sceglie di aumentare l’inasprimento della politica monetaria, nonostante lo spettro della recessione stia diventando ormai reale.

Bank of England aumenta il tasso al 4%, ai massimi dal 2008

Nessuna sorpresa agli occhi degli analisti: gli economisti erano certi che la BoE avrebbe aumentato il tasso bancario di mezzo punto percentuale, ai massimi visti l’ultima volta nell’autunno del 2008, quando la banca centrale si trovò nell’urgenza di tagliare i tassi di interesse in risposta alla crisi finanziaria.

Dei nove membri della Commissione di Politica Monetaria della BoE, sette hanno votato per l’aumento dei tassi al 4%. I restanti due, Swati Dhingra e Silvana Tenreyro, hanno invece espresso la preferenza per mantenere i tassi al 3,5%. Gli stessi, in occasione della riunione di dicembre, votarono per mantenere lo status quo.

Nonostante i prezzi al consumo siano aumentati del 10,7% nel mese di novembre, in ribasso rispetto al +11,1% segnato il mese precedente - un segnale positivo, capace di far pensare che ormai il rialzo dell’inflazione avesse raggiunto il picco - il mese scorso il capo degli economisti della banca centrale inglese ha dichiarato che gli alti tassi d’inflazione nel Regno Unito persisteranno molto più di quanto precedentemente atteso. Tale preoccupazione ha di certo influenzato i membri della Bank of England riunitisi oggi, spingendoli alla continuazione dell’indurimento della politica monetaria.

Le previsioni economiche della BoE

A margine della riunione di politica monetaria di oggi, la Bank of England ha divulgato le sue valutazioni aggiornate circa l’economia del Regno Unito. In occasione dell’ultimo aggiornamento, tre mesi fa, aveva sottolineato come il Regno Unito si sarebbe ritrovato ad affrontare una lunga recessione.

Secondo il comunicato divulgato oggi, la Bank of England ritiene che l’inflazione ha ormai, probabilmente, raggiunto il suo picco, non solo nel Regno Unito ma anche nelle altre economie avanzate:

L’inflazione globale dei prezzi al consumo rimane elevata, anche se è probabile che abbia raggiunto il picco in molte economie avanzate, incluso il Regno Unito.

I prezzi all’ingrosso del gas sono diminuiti di recente e l’interruzione della catena di approvvigionamento globale sembra essersi attenuata a causa del rallentamento della domanda globale. Molte banche centrali hanno continuato a inasprire la politica monetaria, sebbene i prezzi di mercato indichino dei tagli dei tassi ufficiali in futuro.

Gli effetti dell’aumento del tasso di interesse BoE

Questo nuovo aumento dei tassi di interesse impatta al rialzo sui costi dei mutui a tasso variabile per circa 2,2 milioni di persone. Nel corso del 2023 oltre un milione di intestatari di mutuo a tasso fisso, già soggetti ad aumenti negli ultimi mesi, saranno chiamati al rinnovo del contratto. Il tutto impatta negativamente sulla vivacità del mercato immobiliare inglese. A gennaio i prezzi delle case secondo Nationwide sono diminuiti a gennaio per il quinto mese consecutivo.

La BoE non è la sola banca centrale a combattere l’inflazione. Anche la Banca Centrale Europea oggi, secondo gli analisti, ha in programma un aumento del tasso di interesse dello 0,50%.

leggi anche

Riunione Bce: tassi più alti di 50 pb, anche a marzo. Cosa ha detto Lagarde?

Ieri sera, la Federal Reserve ha alzato il suo tasso di riferimento di appena un quarto di punto percentuale (25 punti base) e ha riferito l’implementazione di un rallentamento nel suo programma di inasprimento della politica monetaria.