Non sono rari gli episodi di bar che si fanno pagare il semplice bicchiere d’acqua del rubinetto. Cosa dice la legge a riguardo?
Soprattutto d’estate ritornano alla ribalta comportamenti ritenuti «scorretti» commessi da titolari di attività commerciali, in particolari bar e ristoranti. I più in voga sono gli scontrini molti cari soprattutto in quei posti a forte propensione turistica. L’ultimo episodio in ordine cronologico risale a qualche giorno fa ed ha visto protagonista un’osteria di Finale Ligure criticata per aver inserito nello scontrino un sovrapprezzo di 2 euro per la richiesta di un piatto vuoto da condivisione. Episodio che ha riacceso la polemica sul se sia lecito o meno che un ristoratore chieda un costo extra per un piatto vuoto e con cui abbiamo fatto chiarezza in questo articolo.
Altro episodio che potrebbe scatenare qualche disagio è quello della richiesta del classico bicchiere d’acqua del rubinetto al bar. Lo si fa molto spesso, soprattutto chi è in viaggio con bambini piccoli. Si entra in un bar e si chiede un bicchiere d’acqua. A quel punto il titolare può o prendere l’acqua dal rubinetto o porci un bicchiere di acqua minerale. In molti casi succede che il titolare del bar richieda il pagamento di una cifra abbastanza modica, parliamo di 20,30 massimo 50 centesimi, ma quanto basta per scatenare polemiche.
Al di là del gesto che potrebbe rovinare la reputazione di un locale e sappiamo quanto sia importante il giudizio delle persone per un’attività ristorativa, cosa dice la legge a riguardo? Può un ristoratore chiedere dei soldi per un semplice bicchiere d’acqua? Scopriamolo.
Il bicchiere d’acqua al bar si paga? Cosa dice la legge?
L’acqua essendo un bene collettivo primario e molto prezioso si crede sia sempre gratuita. Ma non esiste alcune legge che impone al titolare di un bar o di qualsiasi attività ristorativa di servire un bicchiere d’acqua gratuitamente. Il titolare a sua esclusiva discrezione può decidere liberamente di applicare un prezzo per l’erogazione dell’acqua. E quando la eroga non ha alcun obbligo di farlo prelevandola dalla bottiglia e non dal rubinetto.
L’unico obbligo che ha il titolare di un bar è di avere una fonte di acqua potabile e che l’acqua del rubinetto rispetti le regole igieniche. Molti si stanno attrezzando con dei depuratori per filtrare l’acqua in modo da eliminare eventuali odori e sostanze nocive prima di servirla. Questi impianti hanno comunque un costo di gestione e manutenzione per l’attività e per questo potrebbe succedere che si decida di far pagare anche il semplice bicchiere d’acqua filtrato. Il titolare ha tutto il diritto di recuperare i costi che ha sostenuto per l’impianto.
L’acqua del rubinetto può essere servita anche al tavolo al posto di quella minerale in bottiglia purché il prezzo sia indicato sul menù e l’acqua rispetti le norme sulla potabilità dell’acqua e non esistano ordinanze sindacali che ne vietino l’utilizzo.
Insomma tornando al classico bicchiere richiesto al bancone, il titolare ha diritto a farselo pagare. Sarebbe buona prassi però che avvisasse in anticipo del costo per non incappare in spiacevoli disguidi con persone convinte che sia sempre e ovunque gratuito.
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