Dall’analisi dei contratti future, le probabilità di un taglio del costo del denaro europeo nel meeting di questo mese sono in aumento.
Secondo le indicazioni in arrivo dai future sul tasso Eonia del mercato monetario, la Banca Centrale Europea nel meeting in calendario il prossimo 25 luglio potrebbe ridurre il costo del denaro.
L’Eonia (Euro overnight index average) è il tasso di interesse medio di riferimento nelle operazioni a brevissima scadenza (overnight) svolte sul mercato interbancario europeo.
BCE: crescono le probabilità di un taglio
Dall’andamento degli scambi sui contratti a termine, c’è il 50% di probabilità che l’istituto guidato da Mario Draghi nella riunione in calendario a fine mese riduca il costo del denaro.
Al momento i future sul tasso Eonia prezzano intorno a cinque punti base l’ipotesi di taglio dei tassi, contro i quattro punti della scorsa settimana. Gli operatori interpretano questo andamento come una probabilità al 50% di una riduzione del costo del denaro.
Se ci sono ancora dubbi su una mossa a luglio, un taglio entro il mese di settembre (12/09) è pienamente prezzato.
BCE prepara gli operatori a una riduzione
La crescita delle attese per un taglio dei tassi in Europa è legata alle ultime dichiarazioni arrivate dai vertici dell’istituto con sede a Francoforte. A giugno, nel suo primo intervento dall’insediamento, il capo economista, Philip Lane, ha rimarcato l’efficacia delle misure messe in campo dalla BCE annunciando che potrebbero arrivare altre misure di stimolo nel caso in cui fosse necessario.
Un approccio “dovish”, da colomba, anche quello del governatore spagnolo Pablo Hernandez De Cos, secondo cui la proiezione dell’inflazione 2021, attualmente all’1,6%, è “lontana” dall’obiettivo dell’istituto.
Ovviamente non va dimenticato l’apporto di Mario Draghi, che ha aperto alle ipotesi di taglio dei tassi e di ripresa del piano di acquisto bond per spingere i prezzi al consumo e contrastare il rallentamento dell’economia. Del “bazooka” rappresentato dal Quantitative Easing ha parlato anche il vice-presidente dell’Eurotower, Luis de Guindos: “se registreremo –ha rimarcato il funzionario- un disallineamento delle aspettative di inflazione, agiremo di conseguenza”. (BCE: de Guindos ricarica il bazooka, pronti a nuovo QE).
BCE: Lagarde in pole position per il post-Draghi
Al di là di quelle che saranno le mosse che l’istituto di Francoforte metterà in campo nei prossimi mesi, si tratta di un atteggiamento destinato a dispiegare i suoi effetti nel medio termine.
E nel valzer di nomine che si è scatenato a livello europeo, uno dei nomi che prende sempre più corpo per raccogliere la pesante eredità di Mario Draghi è quello del n.1 del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde (Nomine Ue: Timmermans in stand-by. Conte: necessario aggiornamento).
Secondo le indiscrezioni raccolte da Cnbc, quattro funzionari europei avrebbero confermato che quella dell’ex ministro francese rappresenta una delle candidature più accreditate.
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