Johnson si è dimesso, Macron è senza maggioranza mentre Biden, Draghi e Scholz devono fare i conti con dei pessimi sondaggi: la guerra sta cambiando tutto.
Quattro mesi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina la situazione politica nei principali Paesi occidentali è semplicemente caotica. Paradossalmente i sondaggi in patria sono positivi soltanto per Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin mentre, per il resto, sembrerebbe regnare il malcontento verso i governanti.
L’esempio più lampante è quello di Boris Johnson, che travolto dall’ennesimo scandalo alla fine ha gettato la spugna e si è dimesso. Una decisione che è stata accolta con grande dispiacere in Ucraina, visto il grande sostegno finora garantito dall’ex sindaco di Londra a Kiev.
C’è da dire che nel Regno Unito i sondaggi erano pessimi per Johnson già da prima dello scoppio dello scandalo-Pincher, con i Conservatori che dopo aver annusato il vento hanno deciso di sbarazzarsi del primo ministro prima che la situazione precipitasse ulteriormente.
Non va meglio in Francia a Emmanuel Macron. L’inquilino dell’Eliseo dopo aver vinto le presidenziali ad aprile, a giugno ha subito una sonora sconfitta alle legislative e ora non ha una maggioranza parlamentare.
Il primo ministro Elisabeth Borne sta provando ugualmente ad andare avanti, ma finora il governo non ha ancora richiesto un voto di fiducia all’Assemblée nationale visto che non avrebbe i numeri per un disco verde.
Draghi e Biden male per i sondaggi
La guerra e le incertezze economiche starebbero offuscando l’aurea anche di due leader come Joe Biden e Mario Draghi. Il nostro presidente del Consiglio infatti non deve fare i conti solo con i mal di pancia del Movimento 5 Stelle, ma anche con un calo di popolarità attestato dai sondaggi.
Emblematica a riguardo è un’indagine svolta da Termometro Politico e pubblicata in data primo luglio. Per il sondaggio il 59,3% degli italiani avrebbe poca o per nulla fiducia in Mario Draghi, una percentuale in forte aumento rispetto ai mesi scorsi.
Di certo se la passa peggio Oltreoceano Joe Biden, che a novembre in occasione delle midterm election potrebbe rischiare seriamente di perdere il controllo del Congresso: in meno di due anni di regno alla Casa Bianca, il presidente americano avrebbe raggiunto un livello di impopolarità superiore a quello che nella scorsa legislatura veniva attestato a Donald Trump.
Per la media dei sondaggi fatta da Real Clear Politics, negli Usa soltanto il 38,2% degli americani al momento sarebbe felice del lavoro svolto da Biden a fronte di un 57% di scontenti. A inizio del suo mandato l’indice di approvazione invece era al 55%.
Tornando nel Vecchio Continente, in Germania l’ultimo sondaggio di Forsa vedrebbe i Socialdemocratici in forte calo al 20% (-6% rispetto alle elezioni), con Olaf Scholz che finora non è riuscito ancora a convincere a pieno i tedeschi.
Tempi duri per i leader.
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