La biografia e la storia politica di Volodymyr Zelensky, che da attore comico è diventato il presidente di una Ucraina ora alle prese con la guerra contro la Russia.
Nella serie TV satirica Servo del Popolo che lo ha lanciato nel 2015 in Ucraina, Volodymyr Zelensky interpretava il ruolo di un professore che iniziando a denunciare tramite il web tutto il marcio della politica nazionale alla fine diventava talmente popolare da essere eletto Presidente.
Nel 2019 però Servo del Popolo è diventato il nome di un partito e Volodymyr Zelensky, così come nella serie TV da lui interpretata, è riuscito a diventare il presidente dell’Ucraina.
Alle elezioni del 2019, dopo essere finito largamente in testa con il 30% dei voti al primo turno, al ballottaggio l’attore ha sconfitto nettamente il presidente uscente Petro Porošenko con la percentuale bulgara del 73,2%.
Una storia in qualche modo unica, ma anche noi in Italia con il Movimento 5 Stelle abbiamo un esempio simile, anche se non mancano alcune ombre legate ai suoi rapporti con il discusso oligarga Igor Kolomoisky.
Negli scorsi anni poi il suo nome è salito alla ribalta nella vicenda del possibile impeachment nei confronti di Donald Trump: il tycoon al telefono con il presidente ucraino avrebbe chiesto di fare un’indagine sul figlio di Joe Biden, suo sfidante alle elezioni Usa del 2020.
A riguardo, Zelensky comunque ha negato di aver ricevuto pressioni da Trump: “Nessuno può farmi pressione, io sono il presidente di un Paese indipendente, solo una persona può farmi pressione, solo mio figlio, che ha 6 anni”.
Adesso però per l’ex comico i problemi sembrerebbero essere ben altri: dopo un crescendo di tensioni, la Russia giovedì 24 febbraio ha attaccato l’Ucraina arrivando in un solo giorno fino a Kiev.
Una guerra durissima con lo stesso Volodymyr Zelensky che sarebbe l’obiettivo numero uno di Mosca, tanto che l’Occidente starebbe studiando a un modo per mettere in salvo lui e la sua famiglia in caso di una presa della capitale da parte delle truppe russe.
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La biografia di Volodymyr Zelensky
In molti lo hanno definito il “Beppe Grillo ucraino”, ma la storia di Volodymyr Zelensky è in qualche modo differente dal padre del Movimento 5 Stelle anche se entrambi nascono come comici prima di entrare in politica.
Nato il 25 gennaio 1978 a Krivoj Rog, grosso centro industriale metallurgico situato nella parte meridionale dell’Ucraina, Zelensky proprio nella scuola della sua città ha conosciuto la sua attuale moglie Elena Zelenskaya, di tre anni più grande di lui, con la coppia che ha due figli: Alexanda nata nel 2008 e Cyril nato nel 2013.
La loro storia d’amore però è cominciata anni dopo, visto che hanno frequentato università differenti con Zelensky che dopo la laurea ha svolto due mesi di pratica come avvocato, prima di dedicarsi a tempo pieno alla recitazione.
Prima con una compagnia danzante e poi prendendo parte a diversi film a partire dal 2009, inizia così la sua carriera nello spettacolo fondando in seguito la Kvartal 95, società con la quale vende i propri spettacoli e contenuti ai media.
Il successo comunque arriva soltanto nel 2015 con la serie TV satirica Servo del Popolo, dove interpreta il protagonista che da uomo qualunque riesce poi a diventare il presidente dell’Ucraina.
Nel 2016 prende parte all’edizione ucraina dello show televisivo Ballando con le Stelle aumentando così ancora di più la sua popolarità in patria, ma la svolta avviene nel marzo 2018 quando viene fondato il partito Servo del Popolo.
A fine dicembre dello stesso anno annuncia così la sua volontà di prendere parte alle elezioni presidenziali, parlando di democrazia diretta e promettendo di combattere la corruzione dilagante nel paese proprio come il personaggio televisivo da lui interpretato.
Le elezioni presidenziali in Ucraina
Il Presidente di una nazione è ovviamente sempre la figura chiave del paese, ma guidare l’Ucraina è ancor più delicato vista la situazione che si sta vivendo con la guerra nel Donbass che ormai va avanti da diversi anni.
L’ex presidente Petro Porošenko ha deciso da tempo di rompere ogni legame con la Russia e di avvicinarsi alle posizioni Atlantiche. Un abbraccio agli Stati Uniti che ha provocato più di un dissapore con Mosca, culminati con l’annessione della Crimea e il conflitto nel Donbass, altra regione di confine, dove l’esercito ucraino deve fronteggiare i separatisti filo-russi.
In generale l’Ucraina rappresenta uno snodo fondamentale per le forniture di gas al resto dell’Europa, oltre che un tassello più che importante nello scacchiere geopolitico viste le nuove tensioni tra Russia e Stati Uniti.
In questo scenario le elezioni presidenziali in Ucraina sono state senza dubbio molto delicate. Al primo turno, Volodymyr Zelensky rispettando i pronostici della vigilia è finito davanti a tutti con il 30%.
Nel ballottaggio del 21 aprile ha sfidato proprio l’ex presidente Petro Porošenko, che aveva preso il 17% al primo turno, figura da sempre al centro degli attacchi politici dell’ormai ex attore che ne denunciava la corruzione e il malgoverno.
In questo testa a testa, i sondaggi davano Zelensky come grande favorito nei confronti di Porošenko. Alle urne l’attore si è imposto con il 73,2% dei voti, anche se adesso si dovrà vedere come andranno a finire le elezioni parlamentari che si svolgeranno in ottobre.
I rapporti con l’oligarca Igor Kolomoisky
Non mancano però alcune ombre in questa discesa in politica di Zelensky. In molti fanno notare infatti la sua vicinanza con Igor Kolomoisky, oligarca ucraino tra i più ricchi del paese che possiede anche il canale televisivo 1+1 dove va in onda il programma del candidato presidente e che, proprio in questi giorni, ha lanciato la terza stagione di Servo del Popolo.
Igor Kolomoisky
Il sospetto è che tutta la campagna elettorale di Zelensky sia stata non solo finanziata proprio da Kolomoisky, ma anche ideata dal potente e controverso oligarca che nel 2015 si è dimesso da governatore del Dnepropetrovsk proprio per i contrasti con Porošenko e dopo essere finito al centro di diverse questione finanziarie.
Quello che viene detto a denti stretti è che Zelensky possa essere proprio il grimaldello, spacciato come il nuovo che avanza, con cui l’oligarca Kolomoisky si appresta a scardinare il sistema di potere del presidente Porošenko, suo grande nemico.
Naturalmente queste sono soltanto ipotesi sempre respinte al mittente da parte di Volodymyr Zelensky. Polemiche a parte, spetterà a lui adesso gestire la crisi con la Russia, con tutti gli occhi del mondo che in questo momento sono puntati sull’Ucraina.
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