Una bolla tech potrebbe essere in procinto di esplodere. Le ultime previsioni di Berenberg
Lo spettro di una bolla tech è tornato a far riflettere nelle ultime settimane, durante le quali la capitalizzazione di alcuni giganti del settore ha continuato ad ampliarsi, imponendo nuove considerazioni.
Ad interrogarsi sulla questione sono stati gli analisti di Berenberg secondo la cui indagine, riportata dalle pagine di MF, il comparto sta mostrando segnali simili a quelli che hanno preceduto la bolla degli anni Duemila.
La bolla tech sta per esplodere? La view di Berenberg
Nonostante il coronavirus, numerose aziende operanti nel campo tecnologico hanno messo a segno ottime performance e hanno tentato di trainare l’azionario mondiale fuori dalla crisi.
Si pensi soltanto ad Apple e Tesla, arrivate così in alto da dover operare degli split azionari per rendere i propri titoli più abbordabili agli investitori.
Eppure per Berenberg potrebbero esserci dei segnali simili a quelli che hanno preceduto la bolla tech di inizio Duemila, “i classici segnali di una bolla che sta nascendo”.
Innanzitutto le 4 sole big tech USA - Apple, Microsoft, Amazon e Alphabeth - hanno rappresentato il 100% della crescita annua delle capitalizzazioni dell’S&P 500. In pratica, hanno fatto notare gli esperti, solo il 32% dell’indice ha effettivamente sovraperformato quest’anno; una situazione mai più osservata dal 1990.
Al momento inoltre le valutazioni sono davvero troppo elevate per non portare a teorizzare l’imminente scoppio di una bolla tech. Vent’anni fa il rapporto tra prezzo e utili atteso era di 32. Oggi è arrivato a 30.
A ciò si aggiunga anche il crescente interesse degli investitori retail che, per Berenberg, potrebbe essere un altro segnale da monitorare con attenzione.
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