Bollette da oltre 4.000 euro nel 2023: intanto sempre meno italiani le pagano

Chiara Esposito

16 Ottobre 2022 - 22:36

Quasi 5 milioni di italiani morosi per una o più bollette di luce e gas. Un’analisi sugli effetti dei rincari e uno sguardo agli aumenti previsti per il 2023.

Bollette da oltre 4.000 euro nel 2023: intanto sempre meno italiani le pagano

Secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat quasi 5 milioni di italiani negli ultimi nove mesi ha già saltato il pagamento di una o più bollette di luce e gas.

Per la precisione sono 4,7 milioni gli italiani che non sono riusciti a far fronte alle spese energetiche e altri 3,3 milioni potrebbero non saldare le prossime fatture. Questo quadro desolante peggiora se si prendono in considerazione le spese condominiali tant’è che nel report si evidenzia come, “con l’arrivo dei conguagli, l’70% è a rischio morosità”.

A questo si aggiunge uno studio del Codacons sulle prossime ripercussioni del caro-energia sulle tasche delle famiglie italiane che parla di aumenti che superano il 50%.

Il fenomeno così descritto è distribuito lungo tutta la Penisola. Diamo quindi uno sguardo ai dati per fotografarli nella loro complessità.

Crisi energetica e morosità: il fenomeno

Quasi 2 rispondenti morosi su 3 (62%) hanno detto che è stata la prima volta che hanno saltato il pagamento delle bollette. Un chiaro segno di allarme sulla pericolosità dei rincari sul prezzo dell’energia.

A livello di collocazione geografica, il fenomeno è più diffuso nelle regioni del Centro Italia (11,5%) e al Sud e nelle Isole (11,2%) con le aree più esposte al rischio di futuri aumenti collocate nel Meridione; si parla del +9,4% a fronte di una media nazionale pari al +7,7%.

La morosità è poi diffusa soprattutto in ambito condominiale con oltre 2,6 milioni gli italiani che hanno saltato una o più rate del condominio. In questo caso le aree più in sofferenza sono quelle del Centro Italia. Colpiti duramente anche i grandi centri abitati con oltre 100mila abitanti.

Report Codacons sulle spese delle famiglie

Al report pubblicato da Facile.it si aggiunge un’indagine del Codacons che evidenzia i massimi di spesa annua per l’energia in capo alle famiglie dopo i rincari di luce e gas scattati a ottobre 2022.

Gli studi effettuati dall’associazione dei consumatori riportano i seguenti valori:

  • ELETTRICITÀ - Aumento tariffe ultimo trimestre +59%. Nuova bolletta annua pari a 1.782 euro a famiglia (con consumo medio di 2.700 Kwh). Aumento del 122% sull’ultimo trimestre del 2021. Maggiore spesa da 662 euro a nucleo;
  • GAS - Aumento previsto del 70%. Nuova bolletta annua pari a 2.942 euro famiglia. Aumento del 117% sull’ultimo trimestre del 2021. Maggiore spesa da +1.586 euro a nucleo;
  • ELETTRICITÀ + GAS - Spesa totale da 4.724 euro annui a famiglia, con un maggiore esborso rispetto ai prezzi in vigore nell’ultimo trimestre del 2021 pari a +2.476 euro a nucleo;
  • MERCATO TUTELATO - 10,7 milioni di famiglie nel mercato tutelato dell’elettricità, 7,3 milioni in quello del gas.

Cosa succederà nei prossimi mesi?

Il dramma non si esaurisce con i risultati di questi studi che fotografano lo storico recente sul caso, emerge anche un triste prospetto per i mesi a venire.

Per quanto riguarda quindi la spesa complessiva del 2023 si parla di 19 miliardi di euro per l’energia elettrica e di 21,5 miliardi per il gas. Il totale ammonta a 40,5 miliardi di euro con un incremento di spesa pari a complessivi +18,5 miliardi.

L’analisi sulle tariffe per il 2023 riporta quindi una stangata da 4.724 euro a famiglia che equivale a un incremento di spesa di quasi +2.500 euro a nucleo rispetto le tariffe in vigore a fine 2021.

Di conseguenza, il fenomeno del mancato pagamento con buona probabilità farà registrare un aumento. Se si considera che alla domanda «Nel caso in cui i prezzi continuassero a salire crede si troverà obbligato a saltare qualche pagamento?» ben 3,8 milioni di italiani (8,8% dei rispondenti) hanno dichiarato che potrebbero non pagare le prossime rate del condominio, capiamo che la situazione si farà ancor più critica. Le statistiche raccolte collocano il maggior numero di possibili nuovi morosi nel Centro Italia, con punte del 12% tra i residenti della zona.

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