Attenzione alle comunicazioni dei fornitori di luce e gas. A dare l’allarme le associazioni dei consumatori. Ecco come difendersi.
È stato lanciato un allarme per le bollette di luce e gas, non per l’aumento del costo - questo ormai è un dato scontato - ma in merito alle variazioni illegittime delle condizioni contrattuali. Secondo la ricerca effettuata da Il Fatto Quotidiano le società di fornitura di luce e gas stanno variando condizioni contrattuali, proponendo rinnovi con prezzi molto più ali o addirittura applicando disdette del contratto. Le società, mese di fronte al blocco delle modifiche unilaterali varate all’interno del decreto Aiuti bis, si stanno muovendo scaricando i costi maggiori su famiglie e imprese.
Federconsumatori ha segnalato l’arrivo di diverse lettere contenenti la disdetta del contratto da parte di diversi fornitori che sostengono di non poter garantire le condizioni in essere. Sembra che siano coinvolte Enel energia, Eni Plenitude, Iren, Edison e altri.
“Una situazione ambigua”, commenta Federconsumatori, ma soprattutto una situazione pericolosa per le famiglie e le imprese, che di fronte alla possibilità di rialzi dei prezzi definiti stratosferici per via di incrementi pari al +706% (vedi caso Iren), potrebbero accettare un cambio di tariffa più conveniente, ma comunque una variazione illegittima, come spiegano le associazioni dei consumatori.
Bollette e variazioni, associazioni dei consumatori avvertono di fare attenzione alle comunicazioni: cosa succede
Sembra che diverse società che forniscono luce e gas stiano contattando i propri clienti attraverso lettere con le quali annunciano la disdetta del contratto in essere o modifiche unilaterali illegittime. Si tratta di fornitori quali Enel, Eni, Edison e diversi altri che cercano di anticipare, così dichiara Federconsumatori, la conversione in legge del decreto Aiuti bis. Anche Altroconsumo segnala diversi di questi casi nei quali i fornitori inviano comunicazioni di variazione delle condizioni contrattuali anche dove vi sono contratti protetti dalla normativa.
Per i contratti in scadenza sembra invece che vengano comunicati aumenti importanti nella spesa per il rinnovo, così da riversare le perdite non nei contratti che non si possa modificare ma sul loro rinnovo appunto. Viene per esempio accusata direttamente Iren di inviare lettere di rinnovo con un incremento al kilowatt del +706%, facendo scatenare il panico tra gli utenti che hanno ricevuto tale comunicazione, in particolare in Emilia Romagna.
Come difendersi? Reclamo o cambio fornitore
Dall’arrivo di queste lettere ci si può però difendere. Bisogna leggere attentamente la comunicazione pervenuta dal proprio fornitore per capire se si rientra nei casi in cui la modifica unilaterale è illegittima. Infatti la nuova norma sul prezzo bloccato vale soltanto per il mercato libero. “Il blocco non riguarda i contratti a prezzo variabile, cioè quando la tariffa è definita usando un parametro di mercato più uno spread. In questo caso la tariffa è variabile a causa del parametro di mercato”, spiega altro consumo.
In questi casi si può presentare un reclamo al fornitore di luce gas direttamente attraverso l’indirizzo e-mail fornito per i reclami. Si può specificare che il fornitore sta imponendo la variazione illegittima o che si ritiene inaccettabile. In alternativa si può cambiare fornitore. Al momento lo scenario non è il migliore per districarsi nella scelta di un nuovo fornitore e le offerte scarseggiano. Il luogo ideale per trovare questo genere di informazioni non sono le pagine ufficiali dei vari fornitori, quanto invece sportelli di confronto tra offerte. Inoltre si possono seguire le guide per i consumatori che permettono di garantirsi l’offerta migliore.
Per esempio bisogna fare attenzione al costo unitario dell’energia, infatti più sono bassi e più le bollette a parità di consumi saranno leggere. Il costo dell’energia spesso è fissato per 12 mesi, come offerta introduttiva, bisogna però stare attenti ai costi aggiuntivi, di sistema, le spese di trasporto e le tasse che possono divenire una sorpresa in bolletta se non si tiene conto di queste durante la scelta del fornitore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA