L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica che mira a dare maggiori garanzie di trasparenza sulle bollette telefoniche e tutelare gli utenti
In arrivo bollette telefoniche più chiare e trasparenti per i consumatori italiani. Potrebbe essere questo il risultato della consultazione pubblica avviata dall’Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - che ha appena pubblicato uno schema di provvedimento che aggiorna e modifica le specifiche in fatto di trasparenza nella fatturazione, oltre a disciplinare in maniera più distinta i cosiddetti blocchi di chiamata.
Nel documento infatti vengono indicate le informazioni minime che gli operatori sono tenuti a fornire sempre nella fatturazione. Obiettivo è quello di “rendere la bolletta telefonica uno strumento di facile consultazione per l’utente”, così da garantire maggiori tutele e al contempo rendere più semplice un’eventuale azione di reclamo o conciliazione.
Ai consumatori viene in questo modo garantito - evidenziano da Agcom - non solo il “controllo della spesa”, ma anche la “gestione del contratto”.
Bollette trasparenti: modem e reclami
Uno dei punti focali della consultazione è quello che spinge gli operatori di telefonia a dare cenno nella bolletta, oltre all’importo totale, anche degli “importi relativi ai prodotti offerti in vendita abbinata”, come possono essere modem e cellulari.
Proprio su una tematica simile si era già espressa l’Agcom lo scorso anno con la delibera modem libero, anche se poi rivelatasi complicatissima nell’applicazione per una larga fetta di utenti, e in parte ancora bloccata dalla decisione del TAR attesa per fine ottobre.
Proprio di questi dispositivi collegati al contratto dovrà essere evidenziato l’avanzamento dell’eventuale piano di rateizzazione. Altra distinzione chiara dovrà essere quella tra servizi a traffico - “evidenziando separatamente quelli verso numerazioni a sovrapprezzo" - e servizi non a traffico - “evidenziando separatamente i servizi supplementari ed i servizi premium”.
Così come chiara dovrà essere la distinzione tra condizioni economiche delle offerte flat e semiflat:
“Affinché gli utenti possano confrontare gli importi effettivamente addebitati con i prezzi dei servizi, con un grafico dal quale sarà possibile desumere in maniera immediata gli importi pagati nel corso degli ultimi dodici mesi, nonché l’importo mensile medio”, argomenta l’Autorità nel testo della consultazione pubblica.
Proposto anche un cenno sulle stesse fatture al servizio misurainternet.it, strumento di autotutela che dà all’utente la possibilità di appurare se la qualità della connessione è al di sotto della soglia minima garantita, eventualmente garantendo il recesso senza costi in caso di effettivo illecito da parte dell’operatore.
In proposito Agcom ha indicato la necessità di chiarire in bolletta le modalità da seguire per recesso, reclamo e conciliazione - quest’ultima tramite la piattaforma Conciliaweb.
Scelta formato della bolletta e blocco numerazioni
Secondo quando indicato nel testo della consultazione, il formato della bolletta non potrà in nessun caso essere imposto dagli operatori.
Saranno gli utenti a sceglierlo, non solo in fase di stipula del contratto ma anche “in ogni momento successivo”:
“Agli utenti sarà garantita la facoltà di scegliere, in fase di sottoscrizione del contratto e in ogni momento successivo, se ricevere gratuitamente il documento di fatturazione in formato elettronico o se riceverlo in formato cartaceo”.
Infine l’Agcom ha aggiornato l’elenco delle numerazioni soggette alla possibilità per gli utenti di chiederne il blocco permanente di chiamata, così da tutelarsi nei confronti di “spese inattese o non programmate per servizi di comunicazioni”.
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