Bonus 100 euro in busta paga grazie allo sgravio contributivo introdotto dal governo Meloni: anche l’Inps conferma la bontà dell’operazione. Ma resta l’incognita su cosa succederà nel 2024.
Con il XII Rapporto annuale presentato dall’Inps il 13 settembre, l’Istituto conferma i vantaggi del taglio al cuneo fiscale finanziato dal governo Meloni per tutto il 2023 (sul quale però non è ancora chiaro cosa succederà il prossimo anno).
Ricordiamo, infatti, che nel 2023 il governo ha potenziato lo sgravio contributivo introdotto l’anno prima da Mario Draghi (pari allo 0,8% da gennaio a giugno e al 2% da luglio a dicembre) in favore delle retribuzioni lorde fino a 2.692 euro (35 mila euro se si considera l’intero anno) con lo scopo di contrastare la perdita del potere d’acquisto dovuta all’elevata inflazione.
Una svalutazione confermata anche dal Rapporto Inps: nel 2022 l’importo medio annuo delle retribuzioni è stato pari a 25.112 euro, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente. Ma con un tasso d’inflazione medio pari all’8,1% la perdita del potere d’acquisto è stata comunque notevole.
Ed è per questo motivo che i governi sono dovuti intervenire direttamente sulle retribuzioni, tagliando i contributi dovuti dal lavoratore e riducendo così la differenza che c’è tra netto e lordo. Ma se la misura voluta da Draghi non ha avuto chissà che impatto - ma ha comunque avuto il merito di aver tracciato la strada da seguire - lo stesso non si può dire del governo Meloni che quest’anno è riuscito a garantire un bonus fino a 100 euro sulle retribuzioni. Una misura molto importante tant’è che adesso la difficoltà del governo sta nel confermarla anche per il prossimo anno.
Bonus 100 euro nelle buste paga 2023, la conferma dell’Inps
Come anticipato, l’effetto dello sgravio contributivo introdotto dal governo Draghi è stato modesto. Nel dettaglio, secondo i calcoli effettuati dall’Inps, a ottobre 2022 - per merito dello sgravio del 2% rivolto alle buste paga con importo lordo fino a 2.962 euro - c’è stato un incremento:
- sotto i 20 euro per il 25% dei beneficiari;
- tra i 20 e i 30 euro per il 10% dei beneficiari;
- tra i 30 e i 40 euro per il 20% dei beneficiari;
- tra i 40 e i 50 euro per un altro 20% dei beneficiari;
- sopra i 50 euro per il 5% dei beneficiari.
In media l’importo dell’incremento è stato pari a 30 euro, molto meno di quanto invece risulterà un anno dopo. Nella busta paga di ottobre 2023, infatti, si applicherà uno sgravio contributivo del 6% per gli stipendi d’importo inferiore a 2.692 euro che sale al 7% per chi invece è sotto la soglia dei 1.923 euro (25 mila euro di reddito annuo).
Lo sgravio contributivo in questa misura si applica da luglio 2023, mentre per il primo semestre dell’anno era pari rispettivamente al 2% e 3%, e ha contribuito a riconoscere un aumento medio di quasi 100 euro, 98 euro per la precisione. Anzi, persino il 57% dei lavoratori ad ottobre 2023 avrà un incremento superiore a 100 euro (con la possibilità di arrivare fino a 123 euro).
Bonus 100 euro in busta paga, quello che il Rapporto Inps non dice
Va detto che il rapporto Inps tiene conto degli importi lordi e non di quanto effettivamente aumenta la busta paga. Come più volte abbiamo avuto modo di spiegare, infatti, su quanto risparmiato grazie alla minore aliquota contributiva va considerata la maggiore Irpef dovuta.
Questo perché l’Irpef si calcola sull’imponibile lordo al netto dei contributi: ciò significa che se quest’ultimi si riducono aumenta la base su cui si calcola l’imposta che a sua volta aumenta.
Per questo motivo, 100 euro non è l’importo medio che spetta ai dipendenti bensì quello massimo (98,56 euro per la precisione), come si può notare dalla tabella seguente elaborata dallo studio De Fusco Labour & Legal.
Retribuzione lorda | Aumento mensile tra gennaio e giugno 2023 | Aumento ulteriore da luglio a dicembre | Aumento complessivo tra luglio e dicembre |
---|---|---|---|
10.000 euro | 19,25 euro | 25,67 euro | 44,92 euro |
12.500 euro | 24,06 euro | 32,08 euro | 56,15 euro |
15.000 euro | 28,88 euro | 38,50 euro | 67,38 euro |
17.500 euro | 28,81 euro | 38,41 euro | 67,22 euro |
20.000 euro | 32,95 euro | 43,90 euro | 76,82 euro |
22.500 euro | 37,04 euro | 49,38 euro | 86,42 euro |
25.000 euro | 41,15 euro | 54,87 euro | 96,03 euro |
27.500 euro | 30,18 euro | 60,36 euro | 90,54 euro |
30.000 euro | 32,95 euro | 57,56 euro | 90,49 euro |
32.500 euro | 30,51 euro | 61,01 euro | 91,52 euro |
35.000 euro | 32,85 euro | 65,70 euro | 98,56 euro |
Bonus 100 euro in busta paga, fino a quando verrà pagato?
Va detto che lo sgravio del 6% e 7% per il momento è finanziato solamente fino a dicembre 2023 e non include neppure la tredicesima (per la quale si continuano ad applicare le aliquote del 2% e 3% in vigore fino a giugno).
Sarà compito del governo Meloni trovare le risorse per poter confermare il bonus anche nel 2024, anche se non sarà semplice farlo nella misura attuale visto che per riconoscere uno sgravio del 6 e 7% per tutto l’anno potrebbero servire più di 10 miliardi di euro, cifra di cui attualmente non dispone. Dall’Esecutivo fanno comunque sapere che la conferma dello sgravio contributivo è una priorità, dando quindi buone speranze ai lavoratori.
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