Bonus busta paga 25 aprile, cosa spetta per la Festa della liberazione e come cambia lo stipendio

Simone Micocci

23 Aprile 2025 - 10:49

Cosa spetta in busta paga per la Festa della liberazione del 25 aprile? Ecco tutte le conseguenze sullo stipendio.

Bonus busta paga 25 aprile, cosa spetta per la Festa della liberazione e come cambia lo stipendio

Questo è un periodo ricco di festività - con relative possibilità di ponte - che portano con sé buone notizie per i lavoratori. Così come è stato a Pasquetta, infatti, anche per la festività nazionale del 25 aprile spetta una maggiorazione in busta paga, una sorta di “bonus” che va a incrementare l’importo dello stipendio.

Ma attenzione, non vale per tutti ma solo per quei lavoratori che prestano regolarmente attività lavorativa nonostante il giorno di festa. Lo stesso vale per la prossima festività dell’1 maggio, mentre come abbiamo già avuto modo di spiegare non ci sono conseguenze per i lavoratori nel periodo di lutto nazionale proclamato per la morte di Papa Francesco.

Le celebrazioni per la Festa della liberazione saranno “moderate”, come spiegato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma ciò non cambia che si tratta di un giorno di festa con ripercussioni sullo stipendio di chi lavora. Ricordiamo infatti che durante le festività nazionali non è obbligatorio lavorare e la giornata di riposo viene regolarmente retribuita.

Tuttavia, laddove la contrattazione - collettiva o individuale - lo preveda, così come nei casi di accordo tra datore di lavoro e dipendente, il lavoratore può essere regolarmente impiegato. In tal caso, però, spetta una maggiorazione dello stipendio, il cui valore è fissato dal Ccnl di categoria.

Per capire cosa spetta in busta paga, quindi, bisogna distinguere dal festivo lavorato da quello che non lo è, nonché tra festività goduta e non goduta. A tal proposito, molto dipende dal giorno in cui cade la festività: ad esempio, quando è un infrasettimanale, come il 25 aprile quest’anno, non dovrebbero esserci problemi in quanto per la maggior parte dei lavoratori si tratterà di festività goduta e come tale verrà trattata in busta paga.

A tal proposito, ecco cosa e quanto spetta - a seconda del settore di impiego - per la giornata del 25 aprile.

25 aprile 2025: cosa spetta per la festività goduta

Per tutti coloro che in condizioni normali lavorano il venerdì, il 25 aprile 2025 viene trattato come una festività goduta. Eccetto, ovviamente, il caso di coloro che - in accordo con il datore di lavoro - scelgono comunque di prestare attività lavorativa, dei quali parleremo nel paragrafo successivo.

Chi invece decide di astenersi dallo svolgimento dell’attività lavorativa, godendo della Festa della liberazione del 25 aprile, non avrà alcuna conseguenza in busta paga.

La normativa sul lavoro festivo, infatti, stabilisce che i lavoratori dipendenti che non lavorano durante le festività - quando queste capitano durante un giorno che sarebbe stato lavorativo - percepiscono comunque la retribuzione ordinaria come se avessero lavorato.

Nel dettaglio, quando la festività è infrasettimanale, come appunto nel caso di venerdì 25 aprile, questa viene compresa nella retribuzione globale nel caso d’impiegati e operai retribuiti in misura fissa ogni mese; nel caso degli operai che invece percepiscono uno stipendio su base oraria, la festività sarà considerata nella retribuzione oraria. In entrambi i casi, dunque, lo stipendio mensile non subirà alcuna decurtazione per il giorno di riposo goduto grazie al festivo.

Nessuna conseguenza neppure lato previdenziale: per il giorno festivo verrà comunque accreditata la contribuzione dovuta.

25 aprile 2025: cosa spetta a chi lavora

Qualora il dipendente decida, su richiesta del datore di lavoro, di non sospendere l’attività lavorativa nel giorno festivo, questo avrà diritto a una maggiorazione in busta paga.

È la legge a stabilirlo, mentre spetta ai singoli contratti collettivi definire l’importo della maggiorazione. Ad esempio, nel caso del Ccnl Multiservizi, viene stabilito che qualora il 25 aprile, come pure ogni altro festivo, sia un giorno lavorativo, al dipendente va riconosciuta la normale retribuzione maggiorata del 50%.

Per i lavoratori del settore Commercio, invece, la maggiorazione è del 30%, mentre per nel settore Pubblici esercizi ristorazione collettiva, commerciale e turismo, la maggiorazione per lavoro festivo è più bassa, pari al 20%.

25 aprile 2025: cosa succede se non è festività goduta?

Prendiamo il caso singolare di un lavoratore che il giovedì generalmente ha il giorno di riposo. Cosa succederà il 25 aprile? In questo caso si parlerà di festività non goduta, in quanto questo non beneficia del giorno extra di riposo previsto per il giorno festivo.

Le festività non godute vengono pagate solo quando coincidono con la domenica, come ad esempio è stato l’ultimo Natale. Quando invece cadono in un infrasettimanale, invece, non spetta nulla, se non un giorno di riposo extra di cui godere in caso di necessità (ma solo se previsto dal contratto collettivo).

Si ricorda, invece, che quando il lavoratore è in malattia, maternità, ferie o permesso, questo avrà comunque diritto a percepire della retribuzione per la festività (che viene considerata come “goduta” in tal caso).

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