L’Inps ha ufficializzato il calendario dei pagamenti del bonus 150 euro. Alcuni beneficiari dovranno attendere fino a febbraio 2023 prima di avere i soldi.
Il calendario dei pagamenti del bonus 150 euro è stato ufficializzato dall’Inps con la pubblicazione della circolare n. 127 del 16 novembre scorso. A oggi, infatti, solamente i pensionati, nonché i percettori di trattamenti assistenziali quale l’assegno sociale e le pensioni d’invalidità civile, hanno goduto dell’indennità una tantum introdotta dal decreto legge n. 144 del 23 settembre 2022, il cosiddetto Decreto aiuti ter, mentre gli altri beneficiari devono, chi più e chi meno, ancora attendere.
In alcuni casi, infatti, l’indennità di 150 euro verrà pagata già a novembre, e senza che sia necessario presentare domanda, mentre in altri l’accredito slitterà al prossimo anno, persino a febbraio 2023. Discorso a parte per i lavoratori dipendenti, ai quali il pagamento dell’indennità viene anticipato in busta paga dal datore di lavoro: in questo caso le tempistiche dipendono dalla data in cui viene pagato lo stipendio, come stabilita dalla contrattazione collettiva o dall’accordo individuale.
Con la circolare n. 127/2022, quindi, l’Istituto risponde alla domanda su quando arriva il bonus 150 euro facendo una distinzione tra le varie categorie, oltre a far luce su qual è la scadenza entro cui alcuni potenziali beneficiari dovranno inviare l’apposita domanda all’Inps.
Bonus 150 euro, chi lo riceve già a novembre
Per alcune categorie i tempi sono maturi per il pagamento del bonus 150 euro. Come spiegato dall’Inps, infatti, ricevono i soldi a novembre, e senza necessità d’inviare alcuna richiesta, i lavoratori domestici, come ad esempio colf e badanti, purché abbiano già beneficiato del bonus 200 euro introdotto dal primo Decreto aiuti.
Lo stesso vale per i nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza, laddove nessun componente abbia diritto al bonus per altro titolo. Questi ricevono i 150 euro contestualmente alla ricarica di fine mese, sempre sulla Carta Rdc di Poste italiane.
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Bonus 150 euro, chi lo riceve a febbraio (previa domanda all’Inps)
Per alcune categorie, invece, il bonus 150 euro verrà accreditato previa domanda all’Inps, che gli interessati devono preoccuparsi d’inviare entro la scadenza del 31 gennaio 2023.
Nel dettaglio, ciò vale per:
- collaboratori coordinati e continuativi di cui all’articolo 409 del codice di procedura civile e dottorandi e assegnisti di ricerca;
- lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
- lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo.
Una volta presentata domanda, però, le suddette categorie dovranno attendere fino a febbraio 2023, in quanto saranno le ultime a essere liquidate.
Bonus 150 euro, chi lo riceve d’ufficio a febbraio
Poco prima delle categorie sopra indicate, ma sempre a febbraio 2023, ricevono i 150 euro coloro che rientrano in una delle seguenti fattispecie:
- titolari di Naspi nel mese di novembre;
- titolari di Dis-Coll nel mese di novembre;
- titolari, sempre nel mese di novembre, di mobilità in deroga e trattamenti d’importo pari alla mobilità;
- titolari di disoccupazione agricola 2021;
- coloro che hanno già beneficiato delle indennità Covid-19;
- lavoratori autonomi occasionali già beneficiari del bonus 200 euro;
- incaricati di vendite a domicilio già beneficiari del bonus 200 euro.
Per questi, però, l’accredito avviene d’ufficio in quanto non serve presentare domanda all’Inps.
E i lavoratori dipendenti?
Resta un’ultima importante categoria: i lavoratori subordinati, ai quali il bonus 150 euro viene anticipato in busta paga dal datore di lavoro. A questi il bonus viene applicato nella busta paga di novembre, a patto che l’imponibile lordo risultante nella stessa risulti non superiore a 1.538 euro.
La data di pagamento, quindi, è la stessa di quella in cui avviene l’accredito dello stipendio di novembre. Ciò significa che in alcune realtà, ossia quando lo stipendio viene pagato alla fine del mese di riferimento, il bonus 150 euro è in arrivo già nei prossimi giorni, mentre in altre, ossia quando l’accredito dello stipendio è in programma nei primi giorni del mese successivo a quello di riferimento, bisognerà attendere fino ai primi di dicembre.
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