Bonus 200 euro con decreto Aiuti bis: più soldi per gli autonomi e nuovi pagamenti per i dipendenti

Simone Micocci

2 Agosto 2022 - 12:20

Bonus 200 euro, novità in arrivo con il decreto Aiuti bis: aumentano le risorse per gli autonomi, mentre il contributo potrebbe essere riconosciuto anche ai dipendenti inizialmente esclusi.

Bonus 200 euro con decreto Aiuti bis: più soldi per gli autonomi e nuovi pagamenti per i dipendenti

Il bonus 200 euro non verrà rinnovato dal decreto Aiuti bis che, secondo indiscrezioni, dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nella giornata di giovedì; tuttavia, ci saranno ulteriori risorse per garantire il contributo una tantum anche a coloro che sono stati esclusi dalla prima tranche di pagamenti.

Novità ci sono anche per i lavoratori autonomi, i quali sono ancora in attesa del decreto attuativo con il quale saranno svelati i criteri per l’assegnazione dei 500 milioni di euro stanziati dal primo decreto Aiuti; nei giorni scorsi l’associazione consulenti del lavoro aveva lanciato un allarme, ritenendo che la cifra stanziata fosse insufficiente per riconoscere un aiuto adeguato perlomeno ai lavoratori autonomi con reddito inferiore a 35 mila euro, ed è per questo motivo che il governo Draghi ha scelto d’intervenire nuovamente aumentando la dote a disposizione.

Un passaggio che, si spera, potrebbe dare una spinta alla pubblicazione del decreto attuativo - di cui deve occuparsi il ministero del Lavoro di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze - senza il quale non si può procedere con il pagamento del contributo una tantum introdotto per contrastare la perdita del potere d’acquisto dovuta dall’inflazione.

Bonus lavoratori autonomi: cosa cambia con il decreto Aiuti bis

Come già abbiamo avuto modo di spiegare, è l’articolo 33 del decreto n. 50 del 17 maggio 2022 a stanziare 500 milioni di euro destinati al fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi.

Spetta al ministero del Lavoro, di concerto con il Mef, valutare qual è l’importo da riconoscere ad autonomi, nonché la cifra da destinare alle varie casse professionali. Con lo stesso decreto, inoltre, bisognerà individuare il limite di reddito entro cui se ne può avere diritto.

È opinione comune, però, che 500 milioni di euro sono pochi: ecco dunque che il decreto Aiuti bis dovrebbe stanziare altri 100 milioni di euro, così da portare il fondo a 600 milioni di euro. Con tali risorse si potrebbe riconoscere un bonus di 200 euro a coloro che hanno un reddito inferiore a 35 mila euro, o perlomeno questo è ciò che dicono le prime stime.

Bonus 200 euro: nuovi pagamenti per i dipendenti

Oltre a potenziare il bonus una tantum riconosciuto in favore dei lavoratori autonomi e liberi professionisti, il decreto Aiuti bis stanzierà anche le risorse necessarie per riconoscere il contributo di 200 euro anche a coloro che per il momento ne sono esclusi.

Ad esempio per gli insegnanti precari che hanno cessato l’incarico il 30 giugno 2022, come pure per i lavoratori stagionali e per i lavoratori dell’agricoltura con meno di 50 giornate lavorate nel 2021.

Novità anche per quei lavoratori dipendenti che pur avendo un reddito inferiore a 35 mila euro non hanno goduto del bonus contributi e di conseguenza non hanno avuto diritto al bonus 200 euro.

Nel dettaglio, ci riferiamo a quei lavoratori interessati da eventi coperti solamente da contribuzione figurativa dall’Inps, sulla quale non è riconosciuto lo sgravio contributivo dello 0,8%. Come noto ai più, però, solo chi - nel periodo che va dall’1 gennaio al 31 giugno 2022 - ha goduto del suddetto sgravio per almeno una mensilità ha diritto al bonus 200 euro.

Tale disposizione, di fatto ha escluso dalla platea dei beneficiari i lavoratori in cassa integrazione, come pure le lavoratrici in maternità o in congedo parentale. Ebbene, con il decreto Aiuti bis il diritto al bonus 200 euro dovrebbe essere esteso anche a loro, così che tale misura possa essere riconosciuta a tutti i lavoratori dipendenti con reddito inferiore a 35 mila euro.

Il meccanismo di erogazione dovrebbe essere lo stesso di quello già adottato per gli altri lavoratori subordinati. Il pagamento avverrà in via automatica, ma solo previa autodichiarazione, molto probabilmente con la busta paga di ottobre.

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