Per il bonus 200 euro arriva la possibilità di presentare domanda di riesame per chi è visto rifiutare il sostegno una tantum: chi può richiederlo di nuovo, come e quando.
Bonus 200 euro, arriva una nuova possibilità per ottenere la misura di sostegno per i lavoratori, i pensionati e i beneficiari del Reddito di cittadinanza introdotta dal governo Draghi. Non si tratta di una nuova domanda e di un nuovo bonus che, ricordiamo, non è stato rinnovato.
Parliamo invece della possibilità, per chi ha chiesto il bonus 200 euro e si è visto rifiutare la domanda, di presentare istanza di riesame e provare così ad accedere alla misura rivolta ai redditi inferiori ai 35mila euro.
Cosa succede, quindi, se è stata presentata richiesta per il bonus 200 euro e la domanda è stata respinta? A spiegarlo è l’Inps, che ha pubblicato le linee guida per il riesame delle istanze respinte. Vediamo cosa fare, chi può provare a ottenere il bonus e quando.
Il bonus 200 euro
Il bonus 200 euro è un sostegno una tantum introdotto dal governo Draghi contro l’inflazione e il caro energia, per aiutare chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro. Il bonus è rivolto a lavoratori dipendenti, autonomi, partite Iva, beneficiari del Reddito di cittadinanza, pensionati, titolari di co.co.co, dottorandi, lavoratori stagionali e altre categorie.
Per i lavoratori dipendenti l’erogazione è avvenuta direttamente in busta paga durante l’estate del 2022, mentre per le altre categorie come gli autonomi, è stato necessario presentare domanda all’Inps e alle proprie casse di appartenenza, con l’erogazione in arrivo in queste settimane.
Bonus 200 euro, le domande respinte
Le richieste presentate in questo periodo all’Inps sono state valutate in modo automatico dall’istituto di previdenza e in alcuni casi le risposte sono state negative. L’Inps spiega ora come fare per ripresentare la richiesta nel caso in cui si ritenga che ci sia stato un errore di valutazione e che quindi i potenziali beneficiari possano ancora ottenere il bonus.
L’istituto ha quindi fornito le istruzioni per la presentazione delle istanze di riesame dei richiedenti a cui è stata respinta la domanda non avendo superato i controlli sui requisiti richiesti per accedere alla misura contro l’inflazione.
Quando ripresentare domanda per il bonus 200 euro
Il nuovo termine per l’istanza di riesame, sottolinea l’Inps, è di 90 giorni dalla data del messaggio pubblicato dallo stesso istituto il 30 novembre. O, nel caso in cui il respingimento della richiesta sia arrivato dopo questa data, si prende proprio il giorno del rifiuto della domanda come inizio del periodo di 90 giorni.
Al contribuente viene dato un tempo di circa tre mesi per produrre la documentazione necessaria per provare la propria idoneità alla ricezione del bonus. Si arriverà, quindi, a poter presentare richiesta di riesame fino a fine febbraio o poco dopo in alcuni casi.
Bonus 200 euro, come fare una nuova richiesta
Per presentare la richiesta di riesame è necessario accedere alla sezione del sito dell’Inps su cui è stata presentata la prima domanda, alla voce ’Indennità una tantum 200 euro’. Se la domanda è stata respinta in questa sezione si troverà anche la lista dei motivi per cui è stata rigettata e, accanto, ci sarà il tasto ’Chiedi riesame’, attraverso il quale si motiva la richiesta e si inseriscono eventuali allegati che documentino la presenza dei requisiti richiesti per ottenere i 200 euro.
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