Prevista dal Decreto Alluvione, anche una indennità una tantum per collaboratori e autonomi con Partita Iva colpiti dall’emergenza. Vediamo le prime informazioni e capiamo a cosa potrebbe servire.
Il Governo Meloni con il cosiddetto Decreto Alluvioni, tra le altre misure ha anche stanziato anche 298 milioni di euro per una indennità una tantum da corrispondere a collaboratori coordinati e continuativi e lavoratori autonomi con partita Iva che si sono trovati nella condizione di interrompere la propria attività a causa a causa dell’alluvione.
Si tratta di una indennità una tantum che spetta solo e soltanto a coloro che operano in Emilia Romagna in una delle zone colpite dall’emergenza che li ha costretti, in qualche modo, a fermare la propria attività produttiva.
Il Bonus 3.000 euro, cosa ne pensa Giorgia Meloni?
La premier, a margine di una riunione ci ha tenuto ha chiarire che
“Noi stamattina abbiamo approvato due provvedimenti che riguardano questa materia: un’ordinanza di Protezione Civile che estende lo stato d’emergenza a tutti i Comuni che sono stati colpiti dalla seconda ondata dell’alluvione e che non erano già previsti nella prima, con riserva di estendere lo stato d’emergenza una volta che sarà completata l’istruttoria anche ai Comuni che sono stati colpiti nelle Marche e in Toscana, che però necessitano di un altro percorso e un decreto legge con i primi interventi che consideriamo urgenti”.
Bonus una tantum, solo per determinate categorie
Il bonus una tantum, così come annunciato dalla premier, è destinato solo ad alcune categorie di lavoratori e nello specifico a:
- collaboratori coordinati e continuativi;
- titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale;
- autonomi, anche se titolari di attività di impresa, e professionisti.
Il perimetro territoriale di applicazione ancora non è chiaro: anche se ancora non è possibile stabilire quello che sarà il perimetro di applicazione del beneficio perché i territori interessati saranno individuati sono dal testo ufficiale del decreto.
Quali sono i requisiti per avere diritto al bonus 3.000 euro?
In base a quanto già trapelato i professionisti, gli autonomi e i collaboratori per avere diritto all’una tantum dovranno aver sospeso la propria attività. Inoltre è richiesto:
- che siano iscritti a qualsiasi forma di previdenza obbligatoria;
- che la sospensione dell’attività sia legata all’alluvione;
- che lo svolgimento dell’attività sia in via esclusiva (o in via prevalente).
Fino ad ora non si è parlato di nessun limite di reddito che permetta l’accesso al bonus in questione e l’indennità, come prevedibile, sarà erogata dall’Inps anche se per i dettagli operativi sarà necessario attendere il testo definitivo del decreto approvato ieri, 23 maggio. E ovviamente le istruzioni operative.
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