Bonus 600 euro, gli agenti di commercio sono inclusi nell’indennità: la novità arriva dal MEF, che ha modificato le proprie FAQ in merito al decreto Cura Italia, includendo la categoria nella platea dei beneficiari dell’articolo 28 del provvedimento.
Bonus 600 euro, novità per gli agenti di commercio: anche per loro ci sarà l’indennità.
Inizialmente esclusi dall’indennità per via del doppio obbligo contributivo e dell’iscrizione all’ENASARCO, il Ministero dell’Economia ha aggiornato le FAQ sul suo sito.
La categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio quindi rientra tra la platea di beneficiari del bonus di 600 euro, in particolare da quella individuata dall’articolo 28 del decreto Cura Italia: “Indennità lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’Ago”.
È cambiata dunque l’interpretazione data dal Ministero dell’Economia: da quella iniziale letterale del Cura Italia, con l’assegnazione dell’indennità solo per coloro che non siano iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad una più inclusiva.
L’interpretazione inclusiva infatti tiene conto del particolare doppio obbligo contributivo a cui la categoria degli agenti di commercio deve sottostare.
Si potrà fare domanda per il bonus di 600 euro a partire dal 1° aprile 2020, direttamente dal sito dell’INPS.
I soggetti esclusi dal bonus 600 euro per partite IVA e autonomi possono comunque usufruire del reddito di ultima istanza, e ricevere un’indennità pari a 600 euro.
Bonus 600 euro anche agli agenti di commercio: novità MEF sull’indennità
Gli agenti di commercio fanno parte della platea di beneficiari del bonus 600 euro per le partite IVA.
La novità arriva direttamente dal Ministero dell’Economia, che ha modificato le FAQ, Frequently Asked Questions, sul suo sito, facendo un sostanziale dietrofront sulla decisione precedentemente presa.
In un primo momento, infatti, gli agenti di commercio sono stati esclusi dall’indennità in quanto iscritti all’ENASARCO, nonostante il doppio obbligo contributivo anche all’INPS.
A pochi giorni dal via libera per la richiesta del bonus, prevista dal 1° aprile facendo domanda direttamente all’INPS, il MEF ha fatto dietrofront procedendo per un’interpretazione inclusiva dell’articolo 28 del decreto Cura Italia, il quale stabilisce che:
“Ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della Gestione separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a 600 euro.”
Dopo una prima interpretazione letterale dell’articolo sopraindicato, il MEF ha modificato la FAQ che riguarda gli agenti di commercio:
La categoria degli agenti e dei rappresentanti di commercio dunque potrà fare richiesta del bonus 600 euro seguendo la procedura INPS, non farà invece parte dei beneficiari del reddito di ultima istanza.
Un cambiamento di posizione, dunque, che riallinea la direzione del MEF con le rassicurazioni istituzionali precedentemente ricevute dalle associazioni di categoria.
Bonus 600 euro agenti di commercio: per gli altri c’è il reddito di ultima istanza
Inizialmente dunque gli agenti di commercio sono stati esclusi dal bonus 600 euro, e inseriti tra i beneficiari del reddito di ultima istanza, che sarà comunque un bonus di 600 euro.
La cifra è stata resa nota in un’altra riposta alle FAQ del MEF, in cui si spiega che i destinatari saranno decisi a giorni “con un provvedimento di prossima emissione”.
Il punto quindi non era la cifra del bonus, visto che è la stessa per entrambe le indennità, piuttosto è una questione di principio.
Gli agenti di commercio, infatti, sono obbligati a iscriversi sia all’Ago, l’Assicurazione Generale Obbligatoria, che all’ENASARCO, versando contributi per entrambe le casse.
Proprio per questo motivo le associazioni di categoria (Fnaarc Confcommercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, UILTuCS Uil, Ugl, Usarci) hanno scritto una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.
Cecilia Guerra, sottosegretario al MEF, aveva dichiarato che l’indennità di 600 euro sarebbe stata accessibile anche agli “agenti iscritti sia all’Ago sia all’ENASARCO”.
Le associazioni di categoria avevano quindi intravisto, nella dichiarazione della sottosegretaria MEF Guerra, un’interpretazione inclusiva della norma del dl Cura Italia, e non letterale come quella poi data -e poi ritrattata- dal MEF.
Sono oltre 230.000 gli agenti e i rappresentanti di commercio che beneficeranno del bonus di 600 euro, attingendo alle risorse dedicate all’indennità per le categorie individuate dall’articolo 28.
Il limite di spesa che l’INPS non dovrà sforare, pena la fine dei provvedimenti concessori, è di 2.160 milioni per il 2020.
Sarà davvero possibile erogare a tutti l’indennità prevista con le risorse ad oggi stanziate?
Gli esclusi dal bonus per le partite IVA e gli autonomi dovranno invece affidarsi al reddito di ultima istanza che, ricordiamo, è finanziato con 300 milioni di euro.
Dal Fondo dovranno essere erogate le indennità per tutte le categorie escluse dalle altre misure a sostegno del reddito, e in questi giorni il MEF sta pensando di includervi anche colf e badanti.
Bonus 600 euro agenti di commercio, come fare domanda all’INPS
Per poter fare domanda all’INPS del bonus di 600 euro è necessario essere in possesso di una delle seguenti credenziali:
- PIN dispositivo rilasciato dall’INPS (per alcune attività semplici di consultazione o gestione è sufficiente un Pin ordinario);
- SPID di livello 2 o superiore;
- Carta di Identità Elettronica 3.0 (CIE);
- Carta Nazionale dei Servizi (CNS).
Chi non è in possesso del PIN INPS può ottenerlo tramite la procedura semplificata, ovvero tramite:
- sito internet www.inps.it, utilizzando il servizio “Richiesta PIN”;
- Contact Center, chiamando il numero verde 803 164 (gratuito da rete fissa), oppure 06 164164 (a pagamento da rete mobile).
In questo modo l’utente riceverà via mail o SMS le prime 8 cifre del PIN: bastano queste per poter immediatamente procedere all’autentificazione per la compilazione della domanda per l’indennità.
Il PIN INPS semplificato è valido anche per la richiesta del bonus baby sitter.
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