Cassa Forense comunica che da oggi ha il via l’erogazione del bonus del mese di aprile. Per chi ne ha beneficiato a marzo l’erogazione è automatica senza apposita domanda.
Da oggi 12 giugno 2020 parte l’erogazione del contributo di 600 euro per gli avvocati, come prevede il reddito di ultima istanza del decreto interministeriale del 29 maggio 2020.
Saranno erogati prima i bonus per coloro che ne hanno beneficiato a marzo, e poi quelli degli avvocati che ne hanno fatto richiesta a partire dall’8 giugno, seguendo l’ordine cronologico.
Nel frattempo avvocati, praticanti e altri liberi professionisti protestano contro l’esclusione delle categorie iscritte agli Ordini all’accesso ai contributi a fondo perduto stabiliti nel Dl Rilancio, una disparità di trattamento rispetto agli altri lavoratori autonomi a partita Iva.
La buona notizia è che a partire dal 1° luglio 2020 i tribunali torneranno alla normalità con la celebrazione delle udienze dal vivo.
Anche per gli avvocati inizierà la Fase 2, seppur in ritardo. Nell’ultimo question time in Senato il Ministro Bonafede ha dichiarato che un team di esperti è già al lavoro per predisporre la riapertura dei tribunali nel rispetto delle misure anti Covid-19.
600 euro avvocati: da oggi i bonus di aprile 2020
Cassa Forense comunica ai suoi iscritti l’avvio dell’erogazione delle somme spettanti per il mese di aprile:
“Si comunica che, in data odierna, è stato disposto il pagamento di n. 139.224 bonus di 600 euro relativi al mese di aprile, in favore di iscritti alla Cassa già beneficiari, per il mese di marzo, del “reddito di ultima istanza” di cui all’art. 44 del D.L. 17 marzo 2020, n. 18 e dell’art. 78 del D.L. 19 maggio 2020, n. 34.
In questo modo Cassa Forense ha anticipato, per conto dello Stato, l’ulteriore somma di 83.534.400 euro, con i criteri e le modalità stabilite dal D.M. 29 maggio 2020.
Seguiranno gli ulteriori pagamenti per le nuove domande, trasmesse in via telematica a partire dall’8 giugno 2020, sulla base dell’ordine cronologico di presentazione e all’esito delle verifiche operate dagli Uffici.”
Ha diritto all’indennità di 600 euro chi:
- ha percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito professionale non superiore a 35.000 euro e ha subito limitazione dell’attività a causa del lockdown per l’emergenza coronavirus;
oppure
- ha percepito nell’anno di imposta 2018 un reddito professionale compreso tra 35.000 euro e 50.000 euro e ha chiuso la partita IVA nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 30 aprile 2020 ovvero ha subito una riduzione di almeno il 33% del reddito relativo al primo trimestre 2020 rispetto al reddito del primo trimestre 2019.
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