Bonus baby sitter fino a 600 euro ai titolari di partita IVA iscritti all’INPS così come ai professionisti iscritti a Casse di categoria: le novità sono contenute nel Decreto Cura Italia del 17 marzo 2020 e per l’avvio è attesa la circolare attuativa.
Bonus baby sitter fino a 600 euro anche per i titolari di partita IVA iscritti all’INPS e per i professionisti iscritti ad ordini e, quindi, Casse di categoria.
Con la pubblicazione del testo del Decreto Cura Italia n. 18 del 17 marzo 2020 arrivano dettagli più chiari sulle agevolazioni previste per i titolari di partita IVA. Un sostegno è previsto anche per i genitori professionisti o autonomi, in considerazione del periodo di chiusura prolungata delle scuole.
I voucher baby sitter non spetteranno quindi solo ai dipendenti, ma il bonus fino a 600 euro avrà portata ampia. Per fare domanda sarà necessario attendere la circolare attuativa dell’INPS, ma gli step da seguire potrebbero essere differenti per i lavoratori autonomi iscritti a Casse di previdenza private.
Bonus baby sitter anche a professionisti e partite IVA: le novità del DL Cura Italia
I titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata INPS ed i lavoratori autonomi potranno accedere al bonus baby sitter in alternativa alla fruizione del congedo parentale straordinario, due delle novità per le famiglie introdotte dal Decreto Cura Italia emanato per l’emergenza coronavirus.
Per tutti, sia dipendenti che autonomi, il bonus baby sitter potrà arrivare fino ad un massimo di 600 euro, somma da spendere mediante il Libretto Famiglia INPS.
Accanto agli iscritti alla Gestione Separata e agli autonomi iscritti all’INPS, la vera novità prevista dal Decreto n. 18 del 17 marzo 2020 è l’estensione del bonus baby sitter anche ai liberi professionisti iscritti a Casse di previdenza private.
Si tratta in sostanza dei lavoratori iscritti agli ordini, come avvocati, commercialisti o giornalisti, gli stessi contribuenti nei confronti dei quali è stato istituito il reddito di ultima istanza.
In tutti i casi, per poter richiedere il bonus baby sitter bisognerà attendere la circolare operativa dell’INPS. Per i liberi professionisti è tuttavia previsto che siano le casse previdenziali a dover comunicare il numero dei beneficiari, e quindi si presuppone che la richiesta dei voucher debba essere inoltrata prima all’Ente di riferimento e, solo successivamente, la gestione passerà all’INPS.
Bonus baby sitter per professionisti e partite IVA: voucher per i figli fino a 12 anni
Il bonus baby sitter è una delle agevolazioni introdotta per le venire incontro alle famiglie nelle quali ambedue i genitori lavorano, in considerazione della chiusura delle scuole disposta a seguito dell’emergenza coronavirus.
In attesa delle istruzioni operative dell’INPS, è il Decreto Cura Italia a fornire dettagli sui requisiti richiesti per poter fare domanda.
L’accesso ai voucher per il pagamento dei servizi di baby sitting è rivolto alle famiglie con figli fino a 12 anni di età, stesso limite fissato per la fruizione del congedo parentale straordinario retribuito al 50%.
Nessun limite di età è invece previsto qualora il bonus baby sitter venga richiesto per l’assistenza a figli affetti da disabilità ai sensi della legge 104.
La domanda potrà essere presentata da lavoratori autonomi e liberi professionisti facenti parte di nuclei familiari in cui l’altro genitore non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito riconosciuti in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o disoccupato o non lavoratore.
Come specificato in precedenza si attende la circolare INPS per il via alle domande e per definire i dettagli sulle regole che dovranno seguire i lavoratori autonomi iscritti all’INPS ed i professionisti iscritti ad Ordini.
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