In arrivo un bonus busta paga del valore di 200 euro: ecco chi lo riceve e per quale motivo.
Ci sono lavoratori dipendenti che con la busta paga di ottobre riceveranno un bonus una tantum del valore di 200 euro, in aggiunta all’indennità di 150 euro che invece verrà erogata con la busta paga di novembre.
A darne conferma è l’Inps con la circolare n. 111 del 2022, con la quale è stata recepita la novità prevista dal decreto Aiuti bis, provvedimento con il quale il bonus di 200 euro, che era stato introdotto dal primo decreto Aiuti, è stato esteso a un maggior numero di persone.
Come spiegato dall’Istituto, infatti, i datori di lavoro dovranno riconoscere il bonus di 200 euro a quei lavoratori dipendenti che non lo hanno ricevuto a luglio, in quanto erano in maternità, congedo, malattia o comunque in un periodo coperto da contribuzione figurativa da parte dell’Inps.
La ragione è presto detta: i suddetti lavoratori, infatti, inizialmente sono stati esclusi dalla platea di coloro che hanno diritto al bonus 200 euro introdotto dal decreto n. 50 del 17 maggio scorso come aiuto contro il caro vita. Questo perché per i periodi coperti da contribuzione figurativa non è previsto lo sgravio contributivo (inizialmente dell0 0,8%, ora al 2%) introdotto dalla legge di Bilancio 2022, condizione necessaria per avere diritto al bonus.
Con il decreto Aiuti bis, tuttavia, tale limitazione è stata risolta, riconoscendo il diritto all’indennità anche a coloro che non hanno goduto dello sgravio per i periodi coperti da contribuzione figurativa. Novità recepita dall’Inps, con l’Istituto che quindi ha fornito ai datori di lavoro le istruzioni per poter procedere al pagamento.
Bonus busta paga 200 euro: chi lo riceve in busta paga a ottobre
Il bonus 200 euro verrà pagato nella busta paga di ottobre a tutti i lavoratori dipendenti che nel periodo compreso tra il 1 gennaio e il 23 giugno 2022 non hanno goduto dello sgravio contributivo introdotto dalla legge di Bilancio 2022 in quanto sono risultati assenti al lavoro per eventi coperti da contribuzione figurativa.
Percependo un’indennità sostitutiva della retribuzione, questi sono stati inizialmente esclusi dalla platea dei lavoratori dipendenti beneficiari del bonus 200 euro, salvo poi esserne compresi grazie alle modifiche apportate con il secondo decreto Aiuti.
Nel dettaglio, vale - ad esempio - per le lavoratrici in maternità, oppure per chi è stato in malattia, come pure per chi ha goduto del congedo parentale, ovvero per tutte quelle situazioni in cui è possibile assentarsi dal lavoro percependo un’indennità sostitutiva della retribuzione e un riconoscimento di tale periodo ai fini della pensione grazie alla contribuzione figurativa accreditata dall’Inps.
Nel dettaglio, come spiegato dall’Inps, i datori di lavoro dovranno erogare - nella busta paga di ottobre - il bonus 200 euro a quei dipendenti che:
- sono occupati nel mese di ottobre 2022.
- risultavano occupati, anche se presso le dipendenze di un altro datore di lavoro, nel mese di luglio 2022.
- sono stati destinati a eventi integralmente coperti da contribuzione figurativa dal 1° gennaio e fino al 18 maggio 2022. L’evento può essersi verificato anche in data antecedente al 1° gennaio, come pure la durata può superare il 18 maggio; l’importante, quindi, è che il suddetto periodo ne sia compreso.
- l’importo dell’indennità percepita è stata inferiore a 2.692 euro lordi.
- non hanno beneficiato del bonus 200 euro per altro titolo.
Cosa deve fare il lavoratore?
Per il lavoratore valgono le stesse regole previste per la generalità dei dipendenti che hanno già goduto del bonus 200 euro. Per questi, quindi, vi è l’obbligo di dichiarare, attraverso un’apposita autocertificazione, di non aver beneficiato dell’indennità 200 euro per altro titolo, nonché di essere stato destinatario di eventi con copertura di contribuzione figurativa integrale dall’Inps nel periodo 1° gennaio 2022 - 18 maggio 2022.
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Quando viene pagato e come lo recupera il datore di lavoro
Come detto sopra, i 200 euro vengono pagati nella busta paga di ottobre, il cui importo può essere erogato alla fine del mese stesso di competenza oppure all’inizio di novembre, a seconda di quelle che sono le tempistiche di pagamento dello stipendio previste dalla contrattazione collettiva.
Ad anticipare l’importo è il datore di lavoro, il quale può recuperare il credito tramite i flussi Uniemens di competenza del mese di ottobre.
A novembre un bonus 150 euro
Con la busta paga di novembre, invece, gli stessi avranno diritto - al pari degli altri lavoratori dipendenti - di un’ulteriore indennità contro il caro vita del valore questa volta di 150 euro.
Le modalità di erogazione sono le stesse: è il datore di lavoro ad anticiparlo in busta paga, ma solo a quei lavoratori che nel mese di novembre hanno percepito uno stipendio d’importo imponibile lordo inferiore a 1.538 euro.
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