Bonus colf e badanti aumenta nel 2023, le novità in arrivo

Alessandro Nuzzo

15 Aprile 2023 - 11:08

Nel nuovo decreto lavoro si punta ad aumentare i costi deducibili per i datori di lavoro che assumono colf e badanti. Ecco la novità.

Bonus colf e badanti aumenta nel 2023, le novità in arrivo

Il Governo è al lavoro sul nuovo decreto lavoro che dovrebbe portare diverse novità per numerose categorie. Tra queste anche quella di colf e badanti, due figure molto importanti nel nostro paese ma che presentano un tasso di irregolarità molto elevato. Anche per cercare di contrastare il lavoro in nero, l’esecutivo sta pensando di incrementare la quota di costi previdenziali e assistenziali che i datori di lavoro possono dedurre dal reddito complessivo ai fini Irpef.

Fino ad oggi il limite massimo è di 1.500 euro, ma nella bozza del decreto questa cifra è rivista al rialzo. Vediamo la novità.

Bonus colf e badanti in aumento con il nuovo decreto lavoro

La bozza del decreto lavoro, all’articolo 39, indica una novità importante per il settore delle colf e badanti. Una novità che verrà applicata a partire dal periodo d’imposta 2023. Essa prevede l’innalzamento dei contributi previdenziali e assistenziali deducibili versati per colf e badanti dal datore di lavoro da 1.500 a 3.000 euro. Un range più ampio per dare respiro a chi assume questa particolare categoria di lavoratori.

Quest’anno infatti per colpa dell’inflazione i salari minimi degli assistenti domestici sono aumentati del 9,2%. Stando a una recente indagine Censis per Assindatcolf, l’Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico, 6 famiglie su 10 non possono permettersi di pagare lo stipendio di una badante in Italia causando non pochi problemi soprattutto per i nuclei familiari con anziani che hanno bisogno di assistenza domestica. L’esborso aggiuntivo per una famiglia è di circa 150/200 euro al mese fino a raggiungere i 2.000 euro all’anno.

Per questo il Governo intende dare una mano ai datori di lavoro allargando la quota deducibile ma in questo caso punta anche a ridurre il lavoro in nero che purtroppo rappresenta una piaga difficile da debellare per il settore. Le stime parlano di un tasso di irregolarità del 52,3% per gli occupati e del 52,4% per le unità di lavoro. Per una badante regolarmente contrattualizzata oggi si arriva a spendere più di 1.600 euro al mese. Troppi per la maggior parte delle famiglie che così decide di mettersi in casa una persona in nero.

Previsti anche sgravi alle nuove assunzioni

All’interno della bozza del decreto lavoro che dovrebbe essere discusso in uno dei prossimi consigli dei ministri, sono indicati anche alcuni sgravi per chi assumerà nuovi lavoratori. In primis è previsto un maxi-contributo del 60% del costo del lavoro per le imprese che assumeranno tra il prossimo giugno e dicembre dei «Neet», ovvero giovani che non studiano e non sono impegnati in nessun percorso di formazione. Le previsioni parlano di circa 50mila nuove assunzioni in arrivo in questo modo. Mentre come sappiamo il reddito di cittadinanza presto non esisterà più e sarà sostituito da una nuova misura.

Per incentivare l’assunzione di chi percepirà il nuovo sussidio, ci sarà una decontribuzione anche per chi li assumerà in attività stagionali. Per questo tipo di contratti di lavoro a tempo parziale, lo sconto sui contributi sarà del 50 per cento per un massimo di 12 mesi e con un limite di 4 mila euro. Se l’assunzione sarà invece a tempo indeterminato l’esonero del versamento dei contributi sarà totale per 24 mesi con un limite massimo di 8 mila euro all’anno.

Il contributo però, sarà riconosciuto solo a quei datori di lavoro che inseriranno le loro offerte di lavoro sulla nuova piattaforma Siisl che sarà creata dal ministero.

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