Bonus condizionatori anche col 110%: con quali requisiti?

Rosaria Imparato

09/06/2021

Si può usufruire del 110% sul bonus condizionatori solo in presenza di determinati requisiti dei lavori e dei limiti di spesa, altrimenti si possono sfruttare le agevolazioni dell’ecobonus ordinario.

Bonus condizionatori anche col 110%: con quali requisiti?

Il bonus condizionatori si può ottenere sfruttando il superbonus 110? Sì, ma solo in presenza di determinati requisiti, riguardanti il tipo di lavoro svolto e i limiti di spesa.

In alternativa, i cittadini interessati all’installazione di un nuovo condizionatore o alla sostituzione di quello vecchio possono comunque usufruire della detrazione prevista dall’ecobonus ordinario.

Bonus condizionatori 2021 con il superbonus 110%

L’ecobonus al 110% è tra le misure del decreto Rilancio che ha cambiato tutto il panorama delle agevolazioni per la casa.

Come stabilito dalla normativa, sono i lavori trainanti che danno diritto al credito d’imposta del 110%, cioè uno solo di questi basta a portare al 110% lo sgravio in cui possono entrare altri interventi, come l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

Il primo riguarda il cappotto termico, quindi non ha a che fare con gli impianti di climatizzazione.

Gli altri tipi di lavori riguardano la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, e/o il raffrescamento e/o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari.

Il nuovo impianto di climatizzazione quindi fa parte degli interventi agevolati con il superbonus, ma solo se in presenza di determinati requisiti.

Bonus condizionatori 2021 al 110%: i requisiti dei lavori

Anche l’impianto di climatizzazione è incluso tra i lavori del superbonus, ma è chiaro però che non basterà semplicemente scegliere un condizionatore: dovranno essere rispettati determinati requisiti.

Tra questi, è necessario che il nuovo impianto si occupi non solo del raffrescamento, ma anche del riscaldamento dell’ambiente: dovrà quindi essere un’installazione di ultima generazione, destinata ovviamente al risparmio energetico.

Il requisito minimo per accedere al superbonus è il raggiungimento della classe energetica più alta possibile, se non è possibile il miglioramento di almeno due classi.

Bisogna rispettare anche i limiti di spesa previsti dal decreto con i requisiti tecnici.

Limiti di spesa per il bonus condizionatori al 110%

I limiti di spesa per gli interventi sulle parti comuni degli edifici sono:

  • 20.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti fino a otto unità immobiliari;
  • 15.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito.

Per gli interventi sugli edifici unifamiliari (come le villette a schiera) invece il limite di spesa è 30.000 euro.

I lavori non strutturali che influenzano comunque l’efficienza energetica (come appunto i condizionatori, ma anche le finestre, gli infissi, le tende da sole) rientrano nell’ecobonus già esistente, che prevede una detrazione che va dal 50 al 65% in base ai lavori effettuati:

  • agevolazione al 50% sull’acquisto di un condizionatore per ristrutturazione di tipo ordinario;
  • agevolazione al 50% sull’acquisto di un climatizzatore per una ristrutturazione straordinaria con almeno classe energetica A+;
  • agevolazione del 65% sull’acquisto di un nuovo condizionatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica per sostituire un modello vecchio, con classe energetica inferiore.

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