Bonus impianto elettrico in fase sperimentale dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022. È la delibera di ARERA del 13 novembre a comunicare gli importi: fino a 1.200 euro per ogni appartamento coinvolto nel rinnovo delle colonne montanti vetuste.
Fino a 1.200 euro per ogni appartamento coinvolto e fino a 900 euro per ogni piano: a tanto ammonta il bonus impianto elettrico 2020.
Si tratta di un contributo per promuovere il rinnovo dei vecchi impianti elettrici, in particolare di quelli realizzati prima del 1970 o nella fascia tra il 1970 e il 1985 se ritenuti critici.
L’ARERA, l’Autorità per l’energia e l’ambiente, tramite il comunicato stampa del 13 novembre 2019, ha annunciato che il bonus impianto elettrico avrà una fase sperimentale iniziale di tre anni, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2022, e si può ottenere il contributo se i lavori edili vengono svolti direttamente dal condominio.
Col bonus impianto elettrico 2020 l’ARERA spera di facilitare i rapporti e gli accordi tra gli amministratori di condominio e i distributori di energia elettrica, in modo da semplificare il processo di adattamento dei vecchi palazzi alle nuove esigenze e alle richieste di aumento di potenza, ad esempio per le pompe di calore o le piastre a induzione.
Il provvedimento di ARERA è particolarmente importante per quei condomini con vecchi impianti che stanno valutando ristrutturazioni o la centralizzazione dei contatori, considerando che il rimborso varierà anche in funzione del livello di pregio delle finiture dell’immobile.
Bonus impianto elettrico 2020, fino a 1.200 euro per ogni appartamento
Con il comunicato stampa del 13 novembre 2019 ARERA, l’Autorità per l’energia e l’ambiente, ha annunciato l’avvio del bonus impianto elettrico 2020.
All’inizio ci sarà una fase sperimentale della durata di tre anni, a partire dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2022.
I contribuenti che vivono in palazzi dotati di vecchi impianti hanno tre anni di tempo per approfittare del bonus, un contributo che arriva fino a 1.200 euro per appartamento coinvolto e fino a 900 euro per ogni piano.
I lavori edili per cui il contributo sarà erogato riguardano l’ammodernamento degli impianti elettrici realizzati:
- prima del 1970;
- tra il 1970 e 1985 ma solo se ritenuti in condizioni critiche.
I lavori edili che i condomini potranno affrontare con l’aiuto del bonus impianto elettrico sono quelli che intervengono sui cavi che giungono fino ai contatori elettrici dei singoli appartamenti o al pannello comune quando i contatori sono tutti raggruppati in un unico spazio.
Il piano di ARERA è quello di semplificare il processo di modernizzazione dei vecchi edifici, consentendo agli inquilini innanzitutto di vivere in sicurezza, e in secondo luogo di predisporre gli appartamenti alle richieste di aumento di potenza.
Sono in crescita infatti le domande per passare a nuovi apparati di riscaldamento e raffreddamento, come le pompe di calore, o le piastre a induzione per cucinare.
Le imprese dovranno definire entro il 30 giugno 2020 una versione sperimentale di contratto-tipo, in cui specificano i costi, i tempi e le modalità con cui hanno intenzione di procedere per ammodernare le colonne montanti vetuste.
Il condominio dovrà conservare la documentazione su costi eventualmente sostenuti, e se saranno riconosciuti rimborsi sarà il distributore a erogarli.
Per evitare abusi, fa sapere ARERA nel comunicato stampa del 13 novembre, verranno effettuati controlli a campione.
Il bonus impianto elettrico va a inserirsi nel più ampio piano delle agevolazioni per la casa 2020.
Ricordiamo che tra le novità sui bonus casa prorogati dalla Legge di Bilancio 2020 e di particolare interesse per i condomini c’è anche il bonus facciate.
Bonus impianto elettrico 2020, gli importi
Gli importi del nuovo bonus, e le regole per accedervi, sono contenuti nella delibera 467/2019/R/eel del 12 novembre.
ARERA spera anche di semplificare i rapporti tra gli amministratori di condominio, i condomini e i distributori e il contributo, come anticipato, verrà erogato solo se i lavori edili vengono svolti direttamente dal condominio.
L’importo del contributo erogato varia in base al tipo di finitura presente:
- dai 400 ai 600 euro per piano;
- dai 700 ai 900 euro per utenza.
Nel caso in cui i condomini dovessero decidere di centralizzare tutti i misuratori in un unico vano in occasione dei lavori sulla colonna montante, gli importi erogati aumenterebbero:
- da 700 a 900 euro per piano;
- da 1.000 a 1.200 euro per utenza.
In tal caso il contributo è maggiore perché vengono effettuati anche i lavori di posa dei nuovi collegamenti elettrici tra i contatori centralizzati e gli appartamenti, che resteranno di proprietà del condominio.
Tra gli importi erogati per il bonus impianti si aggiungono anche 100 euro al metro, fino a un massimo di 1.500 euro, per il cavo che collega la colonna montante con il confine di proprietà.
Una volta rinforzata la rete elettrica e resa più sicura, per i condomini dovrà essere possibile attivare anche potenze contrattali fino a 6 kW.
La delibera di ARERA si conclude con l’istituzione di un censimento nazionale del parco colonne montanti vetuste (e quindi che potrebbero potenzialmente fruire del bonus impianto elettrico), obbligatorio per ogni distributore.
Lo scopo di questo censimento è disporre di una valutazione dei possibili investimenti e dell’impatto in tariffa.
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