Bonus Imu per pensionati, come funziona e chi ne ha diritto

Alessandro Nuzzo

09/12/2023

Agevolazione per i pensionati residenti all’estero e titolari di un immobile in Italia che possono pagare l’Imu al 50%. Ecco come funziona la misura.

Bonus Imu per pensionati, come funziona e chi ne ha diritto

La situazione per i pensionati residenti all’estero ma con immobili di proprietà in Italia è cambiata negli ultimi anni. Fino al 2019 le imposte patrimoniali sulla prima casa non erano dovute per loro. Poi la Legge n. 160/2019 ha cambiato le carte in tavola cancellando l’esenzione. Così per tutto il 2020 non sono state applicate agevolazioni per i pensionati residenti all’estero. La situazione è cambiata nuovamente con la Legge n. 178/20 che ha introdotto importanti sconti sia sull’Imu che sulla Tari.

Oggi quindi i soggetti pensionati residenti fiscalmente all’estero, possessori di immobili non abitati in Italia, pagano l’Imu (Importa Municipale Proprio) al 50%. La tassa sui rifiuti, la Tari, è ridotta di due terzi. Attenzione però perché non tutti i pensionati residenti all’estero possono usufruire dell’agevolazione, ma soltanto quelli residenti in paesi con cui l’Italia ha stabilito specifici accordi fiscali. Vediamo come funziona il bonus Imu e come ottenerlo.

Bonus Imu, sconto 50% per i pensionati residenti all’estero: come funziona

L’art. 1, co. 48 della Legge n. 178/20 ha introdotto agevolazioni per i cittadini residenti all’estero titolari di una pensiona in convenzione con l’Italia.

«A partire dall’anno 2021 per una sola unità immobiliare a uso abitativo, non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia a titolo di proprietà o usufrutto da soggetti non residenti nel territorio dello Stato che siano titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia, residenti in uno Stato di assicurazione diverso dall’Italia, l’imposta municipale propria […] è applicata nella misura della metà».

Bisogna però fare chiarezza perché non si tratta di uno sconto applicabile a tutti ma soltanto ai pensionati residenti in uno Stato che ha convenzioni in atto con il nostro paese. Quali sono?

  • Paesi UE, SEE (Norvegia, Islanda e Liechtenstein), Svizzera (pensione in regime comunitario) e Regno Unito;
  • Paesi extraeuropei che hanno stipulato con l’Italia convenzioni bilaterali di sicurezza sociale, ovvero: Argentina, Australia, Brasile, Canada e Quebec, Israele, Isole del Canale e Isola di Man, Principato di Monaco, Repubblica di Capo Verde, Repubblica di San Marino, Santa Sede, Tunisia, Turchia, Uruguay, USA, Venezuela, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia, Montenegro, Serbia e regione autonoma di Vojvodina.

Inoltre lo sconto riguarda non solo i cittadini italiani residenti all’estero ed iscritti AIRE, ma in generale tutti i soggetti non residenti titolari di una pensione internazionale. Per loro non solo sconto sull’Imu ma anche sulla Tari, la tassa sui rifiuti. La Legge infatti ha previsto una riduzione di due terzi rispetto alla misura ordinaria per il pagamento della tassa.

Sia per lo sconto Imu del 50% che per la riduzione della TARI, sarà necessario che l’immobile posseduto a titolo di proprietà o usufrutto non sia in affitto o in comodato d’uso.

I comuni che riceveranno minori introiti da tali riduzioni saranno ripagati da uno specifico fondo con una dotazione su base annua di 12 milioni di euro. Alla ripartizione del fondo si provvede con decreto del Ministro dell’interno.

Rispetto al 2019, quando l’esenzione era totale per i pensionati residenti all’estero, la nuova Legge ha sicuramente maggiori limiti sia di applicazione che in termini di sconto, essendo soltanto al 50%.

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