Indennità di discontinuità (Idis), guida con importi e requisiti del bonus per lavoratori dello spettacolo 2025.
Via libera alle domande per il bonus rivolto ai lavoratori dello spettacolo conosciuto come indennità di discontinuità (Idis), introdotto in via strutturale dal decreto legislativo n. 175 del 30 novembre 2023 al fine di garantire a questa categoria di lavoratori - alla luce della specificità delle prestazioni rese nonché del loro carattere strutturalmente discontinuo - un supporto economico ulteriore con cui far fronte ai periodi di inoccupazione.
A darne conferma ufficiale è l’Inps con il messaggio n. 112 del 13 gennaio 2025 con il quale vengono fornite le istruzioni operative per la domanda del bonus lavoratori dello spettacolo, per il quale invece le informazioni su requisiti e calcolo della misura si trovano nella circolare Inps n. 2 del 3 gennaio 2024.
A tal proposito, vista l’importanza di questo nuovo beneficio che rappresenta un passo avanti nel riconoscimento delle peculiarità lavorative del settore dello spettacolo, offrendo maggiore sicurezza a una categoria spesso esposta a difficoltà economiche legate alla discontinuità delle prestazioni lavorative, vediamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Requisiti per l’accesso
Possono richiedere l’indennità i lavoratori iscritti al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo.
È necessario essere cittadini di uno Stato membro dell’Unione Europea o stranieri con permesso di soggiorno valido e risiedere in Italia da almeno un anno.
Il reddito complessivo non deve superare i 25.000 euro nell’anno precedente alla presentazione della domanda.
Un ulteriore requisito prevede di aver maturato almeno 60 giornate di contribuzione accreditata al Fondo nell’anno precedente. Non sono conteggiate le giornate coperte da altre indennità, come Naspi o Alas (Indennità di disoccupazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo). I lavoratori titolari di contratti a tempo indeterminato non possono accedere alla misura, fatta eccezione per i contratti intermittenti senza indennità di disponibilità. Infine, l’indennità è incompatibile con trattamenti pensionistici diretti o assegni di invalidità.
Importo e calcolo
L’indennità di discontinuità si calcola su un massimo di un terzo delle giornate di contribuzione accreditate al Fondo Pensione Lavoratori dello Spettacolo nell’anno precedente. L’importo giornaliero è pari al 60% della retribuzione media giornaliera del richiedente, calcolata considerando i contributi accreditati nello stesso periodo. La prestazione viene erogata in un’unica soluzione e proporzionata alla reale attività lavorativa svolta.
Presentazione della domanda
A decorrere dal 15 gennaio 2025 è nuovamente disponibile il servizio per la presentazione della domanda di indennità di discontinuità riferita all’anno di competenza 2024. Il termine ultimo per la presentazione è il 31 marzo 2025, considerando che il 30 marzo cade di domenica.
Il servizio è accessibile attraverso il portale Inps, seguendo il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Vedi tutti” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”. Dopo l’autenticazione, è necessario selezionare “Indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo”.
Per accedere al servizio sono richiesti strumenti di identificazione digitale come SPID di livello 2 o superiore, Carta di identità elettronica (Cie), Carta nazionale dei servizi (CNS) o eIDAS. In alternativa, è possibile utilizzare il Contact Center Inps, chiamando il numero verde 803 164 da rete fissa o il numero 06 164164 da rete mobile, oppure rivolgersi agli Istituti di patronato per ricevere assistenza.
L’istruttoria delle domande inizierà nel mese di aprile 2025, una volta chiuso il periodo utile per la presentazione delle richieste.
Attenzione a cosa dichiarate
Questa misura mira a garantire una maggiore tutela economica ai lavoratori dello spettacolo, tenendo conto della specificità del loro settore. In ogni caso è bene prestare la massima attenzione a cosa si dichiara: l’Inps, infatti, verifica i requisiti dichiarati durante la domanda e, in caso di irregolarità, avvia il recupero delle somme indebitamente percepite e applica eventuali sanzioni. L’indennità concorre alla formazione del reddito ed è soggetta a tassazione ordinaria.
Per maggiori informazioni, ecco la circolare n. 2 del 2024 da cui potete recuperare le altre informazioni utili all’accesso del beneficio.
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