Bonus 600 euro per le partite IVA, per fare domanda sarà necessario avere il PIN INPS: per richiederlo, in base alle dichiarazioni del Presidente dell’Istituto Tridico alla trasmissione Dimartedì, ci sarà una procedura online semplificata.
Bonus 600 partite IVA e autonomi, quasi pronta la procedura per fare domanda all’INPS, e sarà necessario essere in possesso del PIN.
Secondo le dichiarazioni rilasciate da Pasquale Tridico, Presidente dell’Istituto, durante la trasmissione Dimartedì su La7, per ottenere il PIN ci sarà da fare una procedura semplificata online sul sito dell’INPS.
Alla fine della procedura, che sarà disponibile online dalla prossima settimana, l’utente riceverà un SMS di conferma sul proprio cellulare.
Un iter snellito, dunque, necessario per permettere agli autonomi che ne sono sprovvisti di fare richiesta del PIN INPS, fondamentale per fare domanda per l’indennità di 600 euro ad oggi disponibile solo per il mese di marzo.
L’agevolazione dovrebbe poi essere prorogata dal decreto con le misure economiche relative al mese di aprile.
Bonus 600 euro partite IVA: domanda online semplificata per ottenere il PIN INPS
Il bonus 600 euro per le partite IVA e per i lavoratori autonomi fa parte delle misure a sostegno delle famiglie e delle imprese del dl Cura Italia, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo.
L’indennità verrà corrisposta per il mese di marzo, e poi dovrebbe essere tra le agevolazioni del decreto con le misure economiche di aprile.
La domanda va fatta direttamente all’INPS, che deve occuparsi della procedura per farne richiesta, dell’erogazione e della gestione delle risorse (che ammontano a milioni di euro).
Il 24 marzo Pasquale Tridico, Presidente dell’INPS, è stato ospite a Dimartedì, il programma su La7 condotto da Giovanni Floris.
Durante il collegamento con lo studio di La7, Tridico ha dichiarato che per richiedere l’indennità è fondamentale essere in possesso del PIN INPS.
Visto che non tutte le partite IVA ne sono in possesso, e la procedura consueta per la richiesta del PIN INPS è abbastanza lunga, poiché si svolge in due fasi (dopo la richiesta telematica, i primi 8 caratteri del PIN vengono inviati per SMS o per email; gli altri 8 caratteri vengono ricevuti via posta all’indirizzo fisico indicato al momento della richiesta), è necessario che venga snellita.
La nuova procedura semplificata, che terminerà con l’arrivo di un SMS sul cellulare del richiedente, in base alle dichiarazioni di Tridico, dovrebbe essere disponibile sul sito dell’INPS dalla prossima settimana.
Anche il messaggio numero 1288 del 20 marzo 2020 dell’INPS conferma la tempistica: sarà possibile fare domanda “entro la fine del corrente mese di marzo”, dopo l’adeguamento delle procedure informatiche.
A quanto pare, dunque, non potranno richiederlo gli intermediari (commercialisti o consulenti lavoro) per i propri clienti, ma solo direttamente il beneficiario o i patronati.
Bonus 600 euro partite IVA e autonomi, a chi spetta?
L’indennità di 600 euro è riconosciuta alle partita IVA e ai lavoratori autonomi, senza limiti di reddito né requisiti di fatturato: sono circa 5 milioni i contribuenti beneficiari della misura.
Il dl Cura Italia individua le categorie di beneficiari agli articoli 27, 28, 29, 30 e 38, e sono le seguenti:
- alle p.iva attive al 23 febbraio 2020;
- ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa iscritti alla Gestione separata e non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
- ai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago;
- ai lavoratori stagionali del settore turistico e termale;
- ai lavoratori del settore agricolo;
- ai lavoratori del settore spettacolo.
Solo i lavoratori del settore turismo devono dimostrare di avere una posizione contributiva aperta entro il 17 marzo, e di aver cessato il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 al 17 marzo 2020.
Non resta che aspettare comunicazioni ufficiali da parte dell’INPS con cui si dà il via alle domande non solo per il PIN dispositivo, ma per l’indennità vera e propria: solo in quel momento scopriremo se le risorse stanziate basteranno per tutti e 5 i milioni di contribuenti che ne hanno diritto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA