Si potrà richiedere il bonus patente che arriva fino a 2.500 euro anche nel 2025, ma bisogna fare in fretta visto che è vincolato ai fondi disponibili.
Il bonus patente potrà essere richiesto anche nel 2025. Il contributo che arriva fino a 2.500 euro per conseguire le patenti superiori per l’autotrasporto dal prossimo anno potrà essere richiesto anche dai cittadini stranieri residenti in Italia.
Il contributo copre fino all’80% dei costi della formazione che serve per conseguire il documento di guida per gli autotrasportatori è stato previsto fino al 31 dicembre 2026 (e comunque fino a esaurimento dei fondi messi a disposizione annualmente).
Per il 2024 i fondi messi a disposizione sono stati esauriti in poche ore, ma il bonus torna a inizio 2025 per permettere ai giovani con età compresa tra 18 e 35 anni di ottenere l’abilitazione a guidare mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone pagando solo il 20% del costo. Il restante 80% della spesa per conseguire la patente, infatti, è coperto dal contributo introdotto dalla conversione in legge del Dl Milleproroghe 2022. Le spese rimborsate sono quelle sostenute per la formazione, con una soglia massima di 2.500 euro.
Il contributo fino a 2.500 euro, però, è vincolato ai fondi messi a disposizione per il 2025.
C’è il bonus patente 2025?
Il clik day per richiedere il bonus patente 2024 è iniziato alle ore 12.00 del 4 marzo 2024 e in poche ore sono stati emessi 1.953 voucher che hanno esaurito i fondi messi a disposizione.
Nuovi fondi saranno messi a disposizione per il 2025, ma a tutti coloro che sono interessati al contributo consigliamo di presentare la domanda per ottenerlo il prima possibile e monitorara sulla piattaforma apposita predisposta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la data di apertura dei termini di presentazione (questo per non correre il rischio di non rientrare nei beneficiari della misura che, come abbiamo visto ha una grande richiesta).
Bonus patente 2025, cos’è e come funziona
Il voucher ha un valore massimo di 2.500 euro e può essere utilizzato per coprire le spese sostenute per corsi ed esami presso le autoscuole. Si tratta, quindi, di un incentivo volto ad aiutare coloro che vogliono fare della guida dei mezzi di trasporto pesante la propria professione.
Per richiedere il bonus, è necessario registrarsi sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e inviare la domanda tramite la piattaforma «Bonus Patente» prima dell’esaurimento dei fondi messi a disposizione.
Le risorse destinate alla copertura dell’agevolazione sono pari a 3,7 milioni di euro per il 2022 e a 5,4 per ogni anno dal 2023 al 2026. Tuttavia, se le risorse per un’annualità terminano, per quell’anno non sarà più possibile erogare il bonus e sarà necessario attendere l’anno successivo.
Nel il 2025 per accedere al bonus necessario attendere la riapertura delle richieste (verosimilmente a inizio anno) e la messa a disposizione dei nuovi fondi stanziati (pari a quelli dell’anno in corso).
Chi ha diritto al bonus patente
Il bonus patente è rivolto ai cittadini italiani tra i 18 e i 35 anni che desiderano conseguire una patente per la guida di mezzi pesanti con massa superiore a 3,5 tonnellate a pieno carico. Dal 2025 saranno ammessi al beneficio anche i cittadini stranieri che sono residenti in Italia.
Questa agevolazione copre il 80% delle spese sostenute per il conseguimento della patente (fino a un massimo di 2.500 euro), ma esclude i costi per ottenere le patenti A e B per la guida di motocicli e autovetture, che possono invece usufruire di altri incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici.
Il bonus è accessibile anche per coloro che hanno compiuto 36 anni, a condizione che la domanda sia inviata entro i 35 anni. La validità del bonus è compresa tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2026. Si può richiedere il bonus selezionando l’opzione «Ho conseguito la patente» e fornendo la data di una fattura riguardante il pagamento per il conseguimento della patente/CQC (carta di qualificazione del conducente). Una volta ottenuto il buono, è necessario richiedere la sua validazione presso un’autoscuola che abbia aderito all’iniziativa.
Il limite di età fissato dal governo ha lo scopo di incentivare i giovani a intraprendere la professione di autista e trasportatore di merci e persone. Puntare sulla fascia 18-35 potrebbe aiutare a smuovere il mercato del lavoro e contrastare la disoccupazione giovanile che in Italia si attesta al 21,2%.
Un aspetto fondamentale di questa agevolazione è che non tiene conto della dichiarazione dei redditi e della situazione economica equivalente (ISEE). Inoltre l’importo ricevuto non rappresenta un reddito imponibile per chi ne usufruisce.
Ammessi al bonus patente anche i cittadini stranieri
Fino al 2024 l’accesso al bonus patente era limitato ai cittadini italiani, ma dal 2025 possono richiederlo anche i cittadini stranieri che risiedono nel nostro Paese.
La modifica ai requisiti di accesso si è resa necessaria dopo la sentenza del Tribunale di Torino e a seguito di un accordo tra il Ministero dei Trasporti e l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione che ha vietato di limitare il contributo solo ai cittadini italiani ed europei.
L’esclusione dal bonus dei cittadini non comunitari è stata contestata dall’Associazione che ha presentato un ricorso contro il Ministero dei Trasporti per la discriminazione rappresentata dal requisito della nazionalità. Il Tribunale di Torino, presso cui è stato presentato il ricorso in questione, con una sentenza ha dichiarato illegittima la limitazione e ordinato che dai futuri bandi fosse rimosse.
Il Ministero dei Trasporti, pur avendo presentato ricorso contro la sentenza, ha raggiunto un accordo con l’Associazione per modificare i criteri di accesso che, ora, prevedono la possibilità per gli stranieri non comunitari di poter presentare richiesta se in possesso di regolare permesso di soggiorno.
Elenco delle patenti che consentono di accedere al Bonus
Come specificato nel decreto, la misura è rivolta ai giovani che vogliono ottenere una abilitazione professionale di guida C, C1, CE, C1E, D, D1, DE e D1E oppure la carta di qualificazione del conducente (Cqc), per la guida degli autoveicoli riportati in tabella.
Patente | Caratteristiche dei veicoli |
C | Autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D, con massa massima autorizzata superiore a 3500 kg e progettati e costruiti per il trasporto di non più di 8 passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg |
C1 | autoveicoli diversi da quelli delle categorie D1 o D la cui massa massima autorizzata è superiore a 3500 kg, ma non superiore a 7500 kg, progettati e costruiti per il trasporto di non più di 8 passeggeri, oltre al conducente; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non sia superiore a 750 kg |
CE | Complessi di veicoli composti di una motrice rientrante nella categoria C e di un rimorchio o di un semirimorchio la cui massa massima autorizzata superi 750 kg |
D | Autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di più di 8 persone oltre al conducente; a tali autoveicoli può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg |
D1 | Autoveicoli progettati e costruiti per il trasporto di non più di 16 persone, oltre al conducente, e aventi una lunghezza massima di 8 metri; agli autoveicoli di questa categoria può essere agganciato un rimorchio la cui massa massima autorizzata non superi 750 kg |
D1E | Complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D1 e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata è superiore a 750 kg |
DE | Complessi di veicoli composti da una motrice rientrante nella categoria D e da un rimorchio la cui massa massima autorizzata supera 750 kg |
Bonus patente: come si richiede
Il bonus patente consiste in un voucher che copre il periodo dal 1° luglio 2022 fino al 31 dicembre 2026 per conseguire la patente e l’abilitazione per la guida professionale.
Per richiedere l’agevolazione occorre prima di tutto registrarsi al sito del Ministero e presentare specifica istanza tramite la piattaforma «Buono Patenti».
L’accesso alla piattaforma avviene utilizzando le seguenti credenziali:
- SPID;
- CIE, Carta d’Identità Elettronica;
- CNS, Carta Nazionale dei Servizi.
Il richiedente dovrà poi seguire una procedura guidata, dichiarando il possesso dei requisiti stabiliti dalla norma:
- essere cittadino italiano o europeo;
- avere un’età compresa tra i 18 e 35 anni.
Nella sezione «dove utilizzare il buono» sul sito dedicato sono elencate le autoscuole presso le quali è possibile utilizzare il voucher.
Bonus patente: come funziona
Una volta effettuata la registrazione nella piattaforma dedicata, se la procedura va a buon fine viene rilasciato un voucher, scaricabile direttamente dalla propria area riservata dell’applicazione web. Il bonus dovrà poi essere validato dall’autoscuola.
Il bonus patente sarà disponibile per 60 giorni dalla sua emissione e potrà essere utilizzato presso le autoscuole accreditate per l’iscrizione ai corsi per conseguire una delle patenti previste dal decreto. I giovani richiedenti dovranno rispettare anche un’altra scadenza per non perdere l’agevolazione: avranno infatti 18 mesi di tempo dall’iscrizione ai corsi per conseguire la patente ed eventualmente la carta di qualificazione del conducente.
Il voucher può avere un valore massimo di 2.500 euro e permette di ottenere un rimborso fino all’80% della spesa complessiva sostenuta.
Il bonus è concesso una sola volta. Anche nel caso di inutilizzo nei termini stabiliti, la stessa persona non può richiederlo nuovamente. Sebbene non sia un click-day, il contributo viene emesso in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino all’esaurimento dei fondi disponibili per ciascun anno.
La domanda, ovviamente, deve essere presentata nel periodo in cui è prevista la finestra temporale per la presentazione delle richieste. Per il 2024 i fondi sono esauriti.
Bonus patente cosa devono fare le autoscuole
Autoscuole e soggetti qualificati per effettuare i corsi CQC devono accreditarsi sulla piattaforma del Ministero, in modo da venire inserite in un apposito elenco consultabile nel portale. Per la registrazione occorre indicare:
- la partita IVA;
- il codice ATECO;
- la denominazione e i luoghi dove viene svolta l’attività;
- la tipologia di servizi offerti.
Per l’accreditamento, le autoscuole devono poi dichiarare che i buoni saranno accettati esclusivamente per le finalità previste dal decreto: caso di usi difformi del buono da quelli previsti dal presente decreto, l’autoscuola viene cancellata dall’elenco e sanzionata.
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