Bonus registratori di cassa, come ottenerlo

Nadia Pascale

26 Giugno 2023 - 13:10

Chi ha adeguato il registratore di cassa per poter fornire ai clienti i servizi della nuova Lotteria degli scontrini può chiedere Bonus registratori di cassa. Ecco le istruzioni.

Bonus registratori di cassa, come ottenerlo

Parte a breve la nuova lotteria degli scontrini, per i commercianti è previsto l’obbligo di adeguare i registratori di cassa e per evitare eccessivi oneri a loro carico nasce il Bonus registratori di cassa, contenuto nel Decreto Aiuti quater (DL n. 176/2022).

L’articolo 18, comma 4-bis, del Dl n. 36/2022, prevede una nuova modalità di partecipazione alla lotteria degli scontrini. I commercianti per mettere i clienti in condizioni di avvalersi di questa novità, devono adeguare i registratori di cassa.

Al fine di aiutare la categoria a sostenere la spesa, è previsto il bonus registratori di cassa che copre fino al 100% del costo per l’aggiornamento del «misuratore fiscale». Con il provvedimento 231943 del 23 giugno 2023, l’Agenzia delle entrate ha provveduto a dettare le regole per poter utilizzare in compensazione il bonus.

Ecco le istruzioni per avvalersi del credito di imposta.

Come utilizzare il bonus registratori di cassa

Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate stabilisce che il bonus registratori di cassa per la compensazione al 100% dei costi sostenuti per l’aggiornamento, per una spesa totale massima di 50 euro, può essere utilizzato in compensazione con il modello F24 a decorrere dalla prima liquidazione periodica dell’Iva successiva al mese in cui è stata registrata la fattura relativa all’adeguamento del misuratore fiscale e sia stato effettuato il relativo pagamento, con modalità tracciabile.

Il modello F24 per la compensazione del Bonus registratori di cassa dovrà essere inviato esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Per potersi avvalere del credito di imposta è necessario che il pagamento delle spese di aggiornamento del registratore di cassa/misuratore fiscale, sia avvenuto con strumenti tracciabili, quindi non in contanti. In pratica si può pagare con assegni, bancari o postali, vaglia, addebito in conto, carta di credito, carta di debito, carta prepagata, bollettino postale e qualunque altro strumento in grado di tracciare lo «spostamento» di denaro.

Il credito di imposta può essere utilizzato in relazione al plafond disponibile, le compensazioni saranno riconosciute in ordine cronologico di richiesta e, di conseguenza, terminato il plafond non sarà più riconosciuto il credito di imposta.

L’Agenzia delle entrate comunica mensilmente al ministero dell’Economia e delle finanze l’ammontare dei crediti d’imposta utilizzati in compensazione tramite modello F24, e provvede ad avvisare quando le fruizioni fanno presupporre il raggiungimento del limite di spesa.
L’eventuale scarto della richiesta di compensazione viene comunicata al contribuente con apposita ricevuta consultabile attraverso i servizi telematici dell’Agenzia.

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